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Neve verde in Antartide, sono alghe in grado di ripulire l’atmosfera

Scienze
University of Cambridge

Le hanno individuate attraverso osservazioni dirette sul campo e combinando dati satellitari, i ricercatori dell'Università di Cambridge, di Edimburgo e del British Antarctic Survey, monitorando una superficie complessiva di circa due chilometri quadrati

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Neve verde in Antartide. Il particolare fenomeno è stato riscontrato dai ricercatori dell'Università di Cambridge, di Edimburgo e del British Antarctic Survey che hanno combinato i dati satellitari con osservazioni sul campo durante due estati proprio in quelle aree, riscontrando la presenza di microscopiche alghe che crescendo formano vere e proprie distese che dall’alto appaiono di una evidente colorazione verdastra e che è stato dimostrato sono in grado di ripulire l'atmosfera.

I dati satellitari

Lo studio, pubblicato sulla rivista “Nature Communications”, ha potuto sfruttare, oltre agli appostamenti sul campo, anche le accurate immagini provenienti dal satellite Sentinel-2 dell’Agenzia Spaziale Europea, grazie a cui gli esperti hanno potuto mappare e misurare le estese macchie verdi disseminate per lo più lungo la costa occidentale dell’Antartide. I rilevamenti hanno permesso di riconoscere ben 1679 specie distinte di fioriture di alghe verdi sulla superficie della neve, che insieme coprono un'area di 1,9 km quadrati. La particolarità di queste alghe, hanno detto gli studiosi, è che riescono a ripulire circa 500 tonnellate di anidride carbonica l'anno, l'equivalente di 875 mila viaggi medi di autoveicoli nel Regno Unito, “numeri piuttosto contenuti su scala globale, ma per l'Antartide si tratta di valori interessanti", hanno detto i ricercatori. La presenza e la proliferazione di questi organismi vegetali sarebbe dunque cruciale, suggeriscono gli esperti, anche per la salute del pianeta dal momento che forniscono un contributo decisivo nel ciclo dei nutrienti, in una delle regioni più remote della Terra. "Le osservazioni satellitari sono state utilizzate per studiare una superficie complessiva di circa due chilometri quadrati con 1.700 chiazze in cui le alghe, attori chiave nel ciclo dei nutrienti e produttori primari alla base di una catena alimentare, si sono sviluppate in maniera preponderante", ha spiegato Matt Davey dell'Universita' di Cambridge.

L’importanza degli animali

Il team di esperti, si legge sul sito dell’ateneo di Cambridge, ha scoperto che la distribuzione di queste alghe verdi sulla neve è anche fortemente influenzata dalla presenza di uccelli marini e mammiferi, i cui escrementi agiscono come fertilizzante naturale altamente nutriente per accelerare la crescita delle alghe stesse. Oltre il 60% delle fioriture è stato rilevato nel raggio di cinque chilometri da una colonia di pinguini e sono state anche osservate alghe crescere vicino ai siti di nidificazione di altri uccelli, compresi gli skua, particolari uccelli marini predatori, e in aree in cui le foche vengono a riva. Quasi due terzi delle fioriture, hanno spiegato gli esperti, si trovavano su piccole isole pianeggianti prive di alture. In termini di massa, la maggior parte delle alghe prolifera nel nord della penisola antartica e nelle Isole Shetland meridionali.

Diverse specie di alghe

"Le coperture algali nell'Antartico furono descritte per la prima volta da spedizioni negli anni '50 e '60. Possono apparire spettacolari con le loro sfumature di colore che contrastano con il bianco della zona", ha poi aggiunto l'esperto. Ulteriori dettagli circa questo curioso fenomeno naturale sono stati commentati da Alison Smith, che ha fatto parte del team di ricerca. "Le temperature sulla penisola antartica sono aumentate rapidamente nella seconda metà del XX secolo e i modelli climatici prevedono che questa tendenza continuerà nei prossimi decenni. Probabilmente ci sono molte specie diverse di alghe, alcune sono sicuramente in grado di sopravvivere sulla superficie ghiacciata mentre altre saranno più adatte all'ambiente profondo", ha detto.

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