Sono in particolare gli stessi che conferiscono il tipico odore del mare, attraverso la produzione di un gas attorno al quale il vapore acqueo riesce a condensarsi. Lo hanno scoperto i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo
I batteri marini hanno uno stretto legame con la formazione delle nuvole, attraverso la produzione di un gas, lo stesso responsabile dell'odore tipico del mare, attorno a cui il vapore acqueo riesce a condensarsi. Lo hanno scoperto, guidati da Roman Stocker dell'Istituto di ingegneria ambientale, i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo, pubblicando poi i risultati del loro studio sulla rivista scientifica “Nature Communications”.
Il fitoplancton marino
"Abbiamo dimostrato le circostanze in cui questi batteri rilasciano un gas che svolge un ruolo centrale nella formazione delle nuvole", ha spiegato Stocker, in un articolo pubblicato anche sul portale dell’ateneo svizzero. Come spiegano gli esperti, nel lavoro di ricerca sono stati presi in esame i microrganismi che si nutrono dei prodotti metabolici del fitoplancton marino. Questo termine, dicono, comprende un'ampia varietà di alghe microscopiche che insieme svolgono un’attività più intensa di quanto succeda con fotosintesi di tutte le piante. Ciò significa, secondo gli esperti, che i veri polmoni della Terra non sono le foreste, ma gli oceani, anche perchè circa la metà dell'ossigeno nell'atmosfera terrestre viene prodotta proprio lì. Ogni anno il fitoplancton marino riesce a produrre anche oltre un miliardo di tonnellate di una sostanza chiamata dimetilsolfoniopropionato, conosciuto in gergo scientifico anche come DMSP.
I processi alla base del fenomeno
Gli esperti sono riusciti a capire che i batteri marini che si nutrono di questa sostanza, il DMSP, usano due differenti processi diversi per scomporla e solo una produce come prodotto di scarto il gas chiamato dimetilsolfuro (Dms) che, ha specificato ancora Stocker, è proprio quello responsabile dell'odore salmastro tipico del mare e che svolge un ruolo fondamentale nella formazione delle nuvole perché è fra le fonti di sostanze attorno alle quali il vapore acqueo può condensarsi. Grazie ai loro studi, gli esperti hanno, in definitiva, dimostrato che "l'estensione della formazione delle nuvole può dipendere anche dai dettagli dell'interazione fra alghe e batteri nel mare", ha concluso Stocker.