AstroLuca in diretta da Colonia: prima conferenza stampa dopo il rientro a Terra

Scienze
Luca Parmitano, prima conferenza stampa dopo il rientro a Terra (Esa)

A due giorni dall'atterraggio nella steppa del Kazakistan, Luca Parmitano ha raccontato la sua avventura in orbita. La conduzione dell'evento è stata affidata a Frank De Winne, alla guida del centro Eac 

A distanza di due giorni dal rientro sulla Terra, Luca Parmitano ha raccontato la sua avventura in orbita nella sua prima prima conferenza stampa dopo la missione Beyond, organizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), dal Centro Europeo di Addestramento degli Astronauti (Eac), a Colonia, in Germania. L’evento, durato circa un'ora, è stato trasmesso in diretta streaming su ESA Web TV. La conduzione della conferenza stampa è stata affidata al primo astronauta europeo ad aver assunto il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale durante la sua missione OasISS nel 2009, Frank De Winne, alla guida del centro Eac.
Sul palco, AstroLuca è stato accompagnato dal direttore generale dell'Esa, Jan Wörner, e dal direttore dell'Esplorazione umana e robotica dell'Esa, David Parker. 

La prima conferenza stampa di AstroLuca dal rientro sulla Terra

All’inizio della conferenza stampa Luca Parmitano, ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, ha ricordato il successo delle quattro passeggiate spaziali della missione Beyond, nel corso delle quali, accompagnato dal collega Andrew Morgan, ha riparato il sistema di raffreddamento del cacciatore di antimateria AMS-02, lo strumento installato all'esterno della Stazione Spaziale con il compito di setacciare i raggi cosmici per individuare particelle mai rilevate prima. ”Il merito va a tutto il team che ha speso tempo e ore al lavoro, e alla formazione extra che ho ricevuto che ha reso le operazioni in orbita molto familiari”, ha spiegato AstroLuca. Riferendosi al panorama mozzafiato visibile dalla Stazione Spaziale Internaziole, Luca Parmitano ha poi spiegato che “non c'è un secondo sull’Iss e un singolo sguardo fuori dalla finestra che sia sempre lo stesso. Non importa quante volte ho volato nella stessa posizione, il tempo è diverso e anche la luce è diversa ed è differente anche il mio sguardo”. Rispondendo a un commento che ha elogiato la sua capacità di sopportare la gravità, ha dichiarato:  “Ho avuto circa 41 anni per prepararmi alla gravità, quindi è abbastanza normale tornare. È un po’ pesante, ma ce la faccio”. 

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