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Scoperta una proteina che ripara il Dna delle cellule nervose

Scienze

Si tratta dell’alfa-sinucleina, proteina che avrebbe la funzione di agire da collante per riparare i danni al Dna dei neuroni. La scoperta è legata allo studio della Scuola di Medicina dell'Università americana dell'Oregon 

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Esiste una proteina, chiamata alfa-sinucleina, che secondo i ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università americana dell'Oregon potrebbe aiutare a capire lo sviluppo di molte malattie neurodegenerative ed essere anche sperimentata per future terapie contro malattie come il morbo di Parkinson. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports e coordinato da Vivek Unni, professore associato di neurologia presso la OHSU School of Medicine, avrebbe dimostrato che la proteina agisce come una sorta di collante che unisce eventuali interruzioni nella sequenza di istruzioni contenuta nel Dna.

Il ruolo dell’alfa-sinucleina

La scoperta segna la prima dimostrazione del ruolo che l'alfa-sinucleina svolge nel prevenire la morte dei neuroni nelle malattie neurodegenerative come il Parkinson, che colpisce 1,5 milioni di persone solo negli Stati Uniti. I risultati suggeriscono che potrebbe essere possibile progettare nuove terapie per sostituire la funzione dell’alfa-sinucleina o potenziarla nelle persone con malattia di Parkinson e altri disturbi neurodegenerativi. Lo studio, che ha esaminato le cellule nei topi e quelle del tessuto cerebrale post mortem nell'uomo, rivela che queste proteine svolgono una funzione cruciale riparando le rotture che si verificano lungo i vasti filamenti di Dna presenti nel nucleo di ogni cellula del corpo. Ma se la stessa proteina si viene a trovare al di fuori del nucleo delle cellule nervose, dicono i ricercatori, "può formare aggregati, chiamati corpi di Lewy, che possono causare disfunzioni e persino la morte dei neuroni. Dunque il venir meno della sua attività di riparazione del Dna, come se fosse in pausa forzata, porterebbe all'accumulo di danni al Dna con la conseguente morte delle cellule nervose", hanno spiegato.

L’importanza della scoperta

Il risultato ottenuto dai test lascia dunque ben sperare per la cura di malattie come il Parkinson. La conferma arriva proprio dal professor Unni, che ha coordinato lo studio. “Questa è la prima volta che qualcuno scopre che una delle funzioni dell’alfa-sinucleina è legata alla riparazione del Dna", ha dichiarato l’esperto. "Ora si è capito che è fondamentale per la sopravvivenza cellulare e sembra essere una funzione utile per le terapie legate alla malattia del Parkinson", ha sottolineato.