Sono state individuate dai ricercatori del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese all’interno di minuscoli frammenti di meteorite ricchi di carbonio piovuti sulla Terra più di 3 miliardi di anni fa
I ricercatori del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese (Cnrs), coordinati da Didier Gourier e Frances Westall, hanno scoperto della materia organica di origine extraterrestre nelle rocce sedimentarie dei monti Makhonjwa, in Sudafrica, precisamente nei frammenti di meteorite ricchi di carbonio piovuti sulla Terra più di 3 miliardi di anni fa. Il ritrovamento è stato documentato sulla rivista di settore Geochimica et Cosmochimica Acta. I ricercatori del Cnrs sono stati supportati dagli esperti del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, dal Laboratoire de Spectrochimie Infrarouge et Raman (Lasir), dell’Università di Tours e del Centre de Biophysique Moléculaire (Cbm).
L’importanza del ritrovamento
Grazie alla sofisticata tecnica nota come spettroscopia di risonanza paramagnetica elettronica, il team di ricerca è riuscito a individuare i minuscoli frammenti di meteorite, dal diametro di 2 millimetri, all’interno di un deposito vulcanico presente nelle antiche montagne sudafricane. “Si tratta di una delle prime prove della presenza di carbonio extraterrestre nelle rocce del nostro pianeta”, dichiara Frances Westall. È probabile che i frammenti di meteorite siano rimasti intrappolati nelle ceneri vulcaniche presenti nell’atmosfera. Frances Westall ritiene però difficile “che queste impronte di materia organica siano il risultato di un singolo bombardamento cosmico”. Secondo la ricercatrice, la scoperta rafforza l’ipotesi secondo la quale i mattoni di base della vita siano piovuti sulla Terra dallo spazio, portati da meteoriti.
Scoperto un frammento di una cometa dentro un meteorite
Nel corso di un altro studio, i ricercatori della Carnegie Institution for Science hanno scoperto un frammento di una cometa incastonato all’interno del meteorite La Paz Icefield 02342, rinvenuto nel 2002 nell’omonima banchisa in Antartide. Il ritrovamento suggerisce che durante la formazione del Sistema solare i materiali situati nelle ‘zone periferiche’ potrebbero essersi spostati verso le regioni più interne. Secondo il team di ricerca, il frammento di cometa potrebbe essere stato inglobato da un asteroide circa 3,5 milioni di anni dopo la formazione del sistema planetario.