Spazio, 50 anni dopo Apollo 11 la Nasa vuole tornare sulla Luna

Scienze
Luna (Ansa)

L’agenzia spaziale ha in programma 12 nuovi esperimenti che partiranno probabilmente entro la fine del 2019. In progetto anche lo sviluppo del Lunar Gateway, un vero e proprio trampolino di lancio per le future missioni su Marte

Sono ormai trascorsi cinquant’anni da Apollo 11, la missione che il 20 luglio 1969 portò i primi uomini sulla Luna. Mezzo secolo dopo l’ambito sbarco sul satellite terrestre, la Nasa ha intenzione di tornare sulla Luna con ben 12 nuovi esperimenti.
La conferma giunge direttamente dall’agenzia spaziale americana che, sul proprio sito, ha spiegato che tutti gli esperimenti in programma partiranno probabilmente “entro la fine del 2019, in base alla disponibilità dei veicoli commerciali senza equipaggio per il loro trasporto”.
I dodici progetti ‘lunari’ mirano a un obiettivo ancor più ambizioso. L’agenzia spaziale americana ha in progetto lo sviluppo del Lunar Gateway, una stazione orbitale intorno al satellite della Terra, che funzionerà come un vero e proprio trampolino di lancio per le future missioni dirette su Marte.

Lunar Gateway, un trampolino di lancio per il futuro sbarco su Marte

Il Lunar Gateway sarà prezioso, non solo per svelare, direttamente dalla Luna, ulteriori caratteristiche e peculiarità proprie del satellite della Terra, ma anche per avere a disposizione un saldo strumento su cui contare per il successivo sbarco degli astronauti sul pianeta rosso.
“La vicinanza della Luna alla Terra la rende una preziosa base di partenza per l’esplorazione umana”, spiega Jim Bridenstine, amministratore delegato della Nasa.

 

I 12 progetti lunari

I dodici nuovi esperimenti in progetto saranno utili per analizzare nel dettaglio la composizione del suolo e dell’atmosfera lunare, focalizzando l’attenzione sullo studio delle radiazioni presenti sulla superficie del satellite della Terra e del suo campo magnetico.
“La Luna ha, infatti, un valore scientifico e un potenziali enormi per la produzione di preziose risorse, come acqua e ossigeno”, spiega Bridenstine.  
Per realizzare i veicoli che verranno impiegati per portare a termine i progetti sulla Luna, sono al lavoro le nove aziende americane che, nel mese di novembre 2018, si sono aggiudicate l’onore di poter contribuire attivamente alle future missioni della Nasa, superando con successo un’ardua selezione dedicata.
L’agenzia spaziale americana, fortemente proiettata verso il futuro, ha recentemente lanciato un nuovo bando che mira a selezionare i prossimi test che seguiranno i dodici in progetto entro la fine del 2019.

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