Eruzioni e carestie, il 536 d.C è l’anno peggiore della storia

Scienze
Eruzione vulcanica (Ansa)

Segnò l’inizio di uno dei periodi più difficili per la sopravvivenza degli esseri umani, superando le stragi provocate dalla Peste Nera nel 1348 e dall’influenza spagnola nel 1928

L’anno peggiore della storia è stato il 536 dopo Cristo. Segnò l’inizio di uno dei periodi più difficili per la sopravvivenza degli esseri umani, superando le stragi provocate dalla Peste Nera nel 1348 e dall’influenza spagnola nel 1928, che causò tra i 50 e 100 milioni di decessi. Anche gli anni della guerra e dell’Olocausto, tra il 1941 e 1945, furono meno disastrosi rispetto al 536 d.C. Secondo il parere del medievista dell’Università di Harvard, Michael McCormick, in quell’anno si verificarono una serie di eventi che sconvolsero, come mai nella storia, la vita degli esseri umani.

Nebbia misteriosa nei cieli di Europa, Medio Oriente e Asia

Nel 536 d.C, come riporta la rivista scientifica Science, i cieli dell’Europa, del Medio Oriente e di parte dell’Asia furono oscurati per 18 mesi da una nebbia misteriosa che modificò sostanzialmente il clima. In quel lasso di tempo le temperature registrate nella stagione estiva scesero di 1.5-2.5 gradi e in Cina si verificarono addirittura delle nevicate. Queste alterazioni climatiche compromisero i raccolti, generando un lungo periodo di carestia.
Nel 541 d.C, inoltre, la situazione peggiorò ulteriormente in seguito alla diffusione della cosiddetta peste di Giustiniano, l’epidemia di peste bubbonica che in quell’anno arrivò quasi a dimezzare la popolazione dell’Impero romano d’Oriente.

L’eruzione vulcanica in Islanda nel 536 d.C

Per indagare approfonditamente le origini della nebbia misteriosa che avvolse nel 536 d.C i cieli di buona parte del mondo, un team di ricercatori, coordinato dal medievista Michael McCormick, ha recentemente analizzato il ghiacciaio Colle Gnifetti, situato tra l’Italia e la Svizzera. Gli esperti hanno così scoperto che fu un’eruzione vulcanica, verificatasi in Islanda all’inizio del 536, a provocare la dispersione di ceneri in tutto l’emisfero settentrionale. Quest’evento, a cui seguirono due successive eruzioni nel 540 e 547 e l’epidemia di peste bubbonica nel 541 d.C, diede il via a un periodo di stagnazione economica che terminò intorno al 640 dopo Cristo, anno a cui risalgono le monete d’argento le cui tracce si sono conservate all’interno del ghiacciaio Colle Gnifetti.

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