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Marte, l’acqua contiene ossigeno e potrebbe ospitare forme di vita

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Lo ha dimostrato un recente studio del California Institute of Technology (Caltech). Finora si riteneva che il pianeta rosso fosse abitato solo da microrganismi simili a batteri 

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Pochi mesi fa, una ricerca italiana ha scoperto la presenza di un lago sotterraneo salato su Marte. Secondo gli esperti, lo specchio d’acqua potrebbe presentare tutte le caratteristiche idonee a ospitare la vita. Un recente studio del California Institute of Technology (Caltech) sembrerebbe confermare questa teoria. È stata determinata, infatti, la presenza di ossigeno nell’acqua salata che scorre nel pianeta rosso. Il ritrovamento potrebbe implicare che Marte non è abitato solo da microrganismi simili ai batteri capaci di sopravvivere in condizioni estreme, ma anche da altre forme di vita maggiormente complesse.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Nature Geoscience.

C’è vita su Marte?

"I requisiti per l'abitabilità delle brine su Marte si arricchiscono ora della possibile presenza di ossigeno, indispensabile però alle sole forme di vita che lo utilizzano per la respirazione", osserva l’astrobiologia Daniela Billi dell’Università di Roma Tor Vergata. "Questa possibilità amplia i possibili metabolismi presenti su Marte", prosegue l’esperta.
Per molti anni, gli studiosi hanno ipotizzato che su Marte potessero vivere solo dei microrganismi in grado di utilizzare l’idrogeno molecolare come fonte di energia. Questi esseri viventi sono stati più volte paragonati ai batteri metanogeni, i quali sulla Terra vivono negli ambienti privi di ossigeno.
È probabile che anche il lago scoperto dal radar italiano Marsis, presente nella sonda europea Mars Express, contenga delle forme di vita.

L’importanza del rover Curiosity

Molti dei dati disponibili su Marte sono stati forniti da Curiosity, il rover della Nasa che dal 6 agosto 2012 solca il suolo del pianeta rosso (anche se, secondo le previsioni iniziali, la sua missione avrebbe dovuto durare solamente un anno). Dotato di strumenti scientifici all’avanguardia, è in grado di archiviare nella propria memoria numerose informazioni relative alla composizione del suolo marziano e delle varie formazioni rocciose presenti sul corpo celeste. Sono state proprio le sua analisi a consentire la scoperta della presenza di acqua allo stato liquido su Marte. Inoltre, il rover ha inviato sulla Terra spettacolari immagini dei panorami visibili dal pianeta rosso.