Alcuni reperti dimostrerebbero che i Neanderthal sapevano navigare

Scienze
Recenti scoperte di utensili sulle rive del Mediterraneo hanno dimostrato che gli uomini di Neanderthal sapevano navigare (Getty Images)
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Una recente scoperta della McMaster University ha dimostrato la presenza sulle coste di alcune isole greche di utensili riconducibili al periodo storico di riferimento dei predecessori dell'homo sapiens

Gli uomini di Neanderthal erano anche dei navigatori. Lo afferma una ricerca che fa riferimento agli utensili in pietra rinvenuti lungo le coste di alcune isole greche e risalenti a 130.000 anni fa. Questa scoperta ha permesso agli esperti di affermare che gli uomini di quel tempo erano in possesso dei mezzi tecnologici e cognitivi per navigare.

I ritrovamenti sulle coste greche

Lo studio ha coinvolto due team di ricerca, uno greco-canadese guidato da Tristan Carter, della McMaster University, e uno greco-americano coordinato da Thomas Strasser, del Providence College di Rhode Island, a cui ha contributo anche Curtis Runnels della Boston University. I primi ritrovamenti risalgono al 2008, anno della scoperta di centinaia di utensili in pietra nel villaggio di Plakias, sull'isola di Creta. La sorpresa ha spinto molti archeologi a setacciare la regione, fino a quando non sono state trovate asce e lame in selce in altre isole, a cominciare da Naxos. Questi strumenti sono uguali a quelli fabbricati dai Neanderthal nel periodo compreso tra 200.000 anni e 50.000 anni fa. Utensili simili sono stati recuperati anche nelle isole di Cefalonia e Zante. I reperti sono stati presentati a Washington, durante il congresso della Società americana di archeologia. Grazie a questi oggetti gli esperti oggi possono confutare l'idea che gli esseri umani abbiano iniziato a navigare dopo l'età del bronzo.

Rivoluzione Neanderthaliana

La scoperta dei reperti sulle coste di alcune isole greche ha sbalordito gli esperti perché indica che i Neanderthal avevano i mezzi tecnologici e cognitivi per navigare, precedendo l'homo sapiens. Finora i resti più antichi che testimoniano la navigazione umana nel mondo risalgono a 10.000 anni fa e sono stati scoperti nei Paesi Bassi. Gli scienziati hanno sostenuto nel tempo che gli spostamenti dell'Homo Erectus in Indonesia e Australia siano stati frutto del caso: uno tsunami avrebbe trascinato gli uomini in mare, sopravvissuti grazie a dei tronchi. Al contrario, le scoperte sulle coste del Mediterraneo suggeriscono una navigazione mirata degli uomini di Neanderthal, perché coinvolgono più siti. "Ora stiamo parlando di Neanderthal navigatori: è un bel cambiamento", ha dichiarato l'archeologo John Cherry dell'americana Brown University.

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