Scoperta una dozzina di buchi neri nel cuore della Via Lattea

Scienze
L'ipotesi dei ricercatori è che i buchi neri al di fuori di un alone di gas e polvere che circonda Sagittarius A cadano sotto la sua influenza (foto: archivio La Presse)
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Sarebbero distribuiti intorno a Sagittarius A, l'enorme buco nero al centro della nostra galassia. A rivelarlo è stato un gruppo di astrofisici coordinati dalla Columbia University a New York

Nel cuore della Via Lattea è stata individuata una dozzina di buchi neri, raccolti attorno a Sagittarius A, l'enorme buco nero al centro della nostra galassia. A rivelarlo è stato un gruppo di astrofisici coordinati dalla Columbia University a New York, che ha pubblicato i propri risultati sulla rivista "Nature".

L'influenza di Sagittarius A

I buchi neri individuati nel cuore della Via Lattea sono raccolti attorno a Sagittarius A. Quest'ultimo è, a sua volta, un buco nero che si trova al centro della nostra galassia e ha una massa superiore a quella del Sole di 3,7 milioni di volte. L'ipotesi dei ricercatori è che i buchi neri al di fuori di un alone di gas e polvere che circonda Sagittarius A cadano sotto la sua influenza mentre perdono energia e ne vengano successivamente catturati. La maggior parte dei buchi neri catturati rimane isolato. Un numero minore, invece, si lega ad una stella di neutroni formando con essa un nuovo sistema binario.

L'analisi dei dati

Il gruppo, coordinato dall'astrofisico Chuck Hailey, ha utilizzato i dati di archivio di Chandra, il telescopio spaziale americano per l'astronomia a raggi X. Dall'analisi delle tracce di questi ultimi, poi, sono risaliti a 12 sistemi binari inattivi, da cui il numero dei buchi neri individuati. La loro presenza è stata rilevata in una zona entro tre anni luce da Sagittarius A. Successivamente, attraverso un'indagine della distribuzione spaziale, i ricercatori hanno dedotto che, nella zona intorno a Sagittarius A ci dovrebbero essere dai 300 ai 500 sistemi binari e circa 10mila buchi neri isolati. "I risultati dello studio - ha detto Hailey - faranno avanzare significativamente la ricerca sulle onde gravitazionali perchè conoscere il numero dei buchi neri che si trovano al centro di una galassia può aiutare a prevedere meglio quante onde gravitazionali possono essere associate ad esso".

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