Ritrovato ragno con la coda vissuto 100 milioni di anni fa

Scienze

L'animale era racchiuso in un fossile di ambra in Mynamar. La scoperta potrebbe rivelarsi molto importante per capire l'evoluzione della specie

Uno strano esemplare di ragno con la coda è stato ritrovato all'interno di un pezzo di ambra, in Mynamar. L'aracnide sarebbe vissuto circa 100 milioni di anni fa, nel periodo del cretaceo. Lo studio, apparso sul giornale Nature, Economy and Evolution, è stato realizzato da un team internazionale di paleontologi dell'Università del Kansas, secondo i quali la scoperta potrebbe rivelarsi molto importante per far luce sull'evoluzione della specie.

L'esemplare

Gli esemplari ritrovati sono ben quattro e misurano circa 2,5mm, con una "coda" di 0,5 mm. Gli animali sono stati battezzati “Chimerarachne yingi”, un nome che s’ispira alla figura della Medusa, creatura mitologica composta da varie parti di animali. La coda, secondo i ricercatori, era probabilmente un’antenna o comunque un organo che usavano per percepire l’ambiente. L'animale presenta anche filiere produttrici di seta sul retro del corpo; i fili, tuttavia, più che per tessere ragnatele, sarebbero serviti per custodire le uova o per ritrovare la via di casa.

L'habitat

Essendo stato ritrovato nell'ambra, è possibile che l’animale vivesse sui tronchi degli alberi o nel muschio a piedi di questi ultimi. Il suo habitat era molto simile alle foreste del Sud Est asiatico, ragion per cui gli studiosi non escludono che possano esistere degli esemplari ancora in vita.

Scoperta importante

Il ritrovamento potrebbe rivelarsi fondamentale per capire l’evoluzione della specie e rappresenterebbe l’anello mancante tra i moderni ragni e gli antichi aracnidi, che vissero prima dei dinosauri. Questi ultimi avevano infatti la coda ma mancavano di filiera, cosa che hanno invece le specie attuali: “Per questo è molto interessante, perché sembra essere una forma intermedia tra quelle antiche che non avevano ancora sviluppato le filiere e quelle moderne che hanno invece perso la coda” ha spiegato Paul Selden dell’Istituto Paleontologico e Dipartimento di Geologia dell’Università del Kansas.

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