Tutte le cellule del corpo umano raccolte in un atlante

Scienze
Sono circa 30 milioni le cellule che compongono i tessuti e gli organi del corpo umano (Archivio Getty Images)
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Potrà presto essere possibile grazie al progetto internazionale "Human Cell Atlas", che ha già tracciato l'identikit di un primo milione di elementi e ha tra gli obiettivi la scoperta di nuovi strumenti per la lotta a diverse patologie, come tumori e Alzheimer

Raccolto per la prima volta l’identikit di circa un milione di cellule dell’organismo umano, insieme alla descrizione delle tecniche utilizzate per ottenerlo. Si tratta del primo risultato del progetto internazionale "Human Cell Atlas", che ha come obiettivo quello di racchiudere in un unico atlante i segreti delle circa 30 milioni di cellule che compongono gli organi e i tessuti del corpo umano, allo scopo di ottenere nuovi strumenti per il contrasto di diverse patologie, tra cui tumori e Alzheimer.

Una classificazione completa

Il progetto internazionale relativo all’atlante delle cellule umane è stato lanciato nel 2016 e vi partecipano centinaia di ricercatori provenienti da tutto il mondo. La sua portata, secondo gli esperti, sarebbe paragonabile al “Progetto Genoma Umano” che nel 2000 ha mappato il Dna. Con “Human Cell Atlas”, le cellule dovrebbero poter essere classificate in maniera completamente inedita. Negli ultimi 150 anni, infatti, sono state studiate considerando forma e funzione e solo più recentemente ne sono stati delineati i profili molecolari. Tutto questo, però, secondo i ricercatori che hanno partecipato al progetto, non basterebbe più: "Non conosciamo ancora le nostre cellule in modo esauriente - scrivono - non sappiamo come definirle sulla base dei loro prodotti molecolari, né il modo in cui variano a seconda dei tessuti, dei sistemi e degli organi o come influenzano lo stato di salute e le malattie". E tutti questi punti oscuri rappresenterebbero ancora un grande freno per la ricerca.

 

Le prospettive del progetto

Secondo Giuseppe Testa, direttore del laboratorio di epigenetica delle cellule staminali dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), questo progetto potrebbe aprire “prospettive immense, grandissime, che promettono di trasformare la biomedicina”. Si tratta, secondo l’esperto, del primo lavoro coordinato che coinvolge laboratori e approcci diversi, allo scopo di ottenere una mappa di tutte le cellule dell’organismo umano. Le nuove tecniche di analisi disponibili, ha sottolineato Testa, consentono di comprendere “perché le cellule sono diverse, pur avendo quasi lo stesso Dna”, tanto che l’idea di mapparle tutte sembrava un’ipotesi visionaria fino a pochi anni fa.

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