Zealandia, il continente "nascosto" della Terra

Scienze
La vetta più alta della Nuova Zelanda, il monte Cook (Foto: Getty Images)
NuovaZelanda-GettyImages

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista della Geological Society of America potrebbe essere l'ottavo continente terrestre, per gran parte sommerso dal Pacifico. Le uniche terre emerse sarebbero Nuova Zelanda e Nuova Caledonia

Sono almeno due decenni che gli scienziati si interrogano sull'esistenza di un ottavo continente terrestre nel Pacifico e oggi forse sull'enigma c'è una nuova luce. Un team di scienziati afferma di aver raccolto le prove che questa massa continentale esiste: è la Zealandia ed è per gran parte sommersa dall'Oceano Pacifico.

 

L'ottavo continente - La Nuova Zelanda non sarebbe insomma solo una specie di "periferia" d'Australia ma sarebbe appena la punta di un continente molto più vasto, per lo più sommerso. Ad affermarlo è uno studio pubblicato nell'ultimo numero della rivista GSA Today della Geological Society of America e realizzato da scienziati dell'ente di ricerca neozelandese Gns Science insieme a colleghi della Victoria University, della Geological Survey of New Caledonia e della University of Sydney.

I ricercatori affermano che la "Zealandia", questo il nome del presunto ottavo continente, è una massa continentale di circa 5 milioni di chilometri quadrati, una superficie sei volte più grande di quella del Madagascar o pari a quella dell'India. Attualmente è sommersa al 94%: le uniche terre emerse, ovvero le sue cime, sarebbero le isole della Nuova Zelanda e della Nuova Caledonia. Per i ricercatori è una formazione geologica grande e definita abbastanza da poter essere considerata un vero e proprio continente. Lo spessore della crosta continentale varia tra 10 e 30 chilometri, affermano, fino a superare i 40 chilometri sotto l'Isola del Sud della Nuova Zelanda.

 

Le origini di Zealandia - Secondo gli scienziati in origine la Zealandia faceva parte del supercontinente Gondwana. Poi è sprofondata sott'acqua nel tardo Cretaceo, all'epoca dei dinosauri, a causa dei movimenti tettonici e dell'assottigliamento della crosta terrestre. Il nome "Zealandia" fu coniato nel 1995 dal geofisico Bruce Luyendyke.

 

I risvolti dello studio - Riuscire a provare l'esistenza di questo nuovo continente è più importante di quello che sembra. Zealandia "non è solo un altro nome sulla lista" dei continenti, spiega l'autore principale dello studio, il geologo neozelandese Nick Mortimer, ma "è importante per poter studiare la coesione e le fratture della crosta terrestre".

La superficie della Terra è divisa in due tipi di crosta, continentale ed oceanica, e in 14 maggiori placche tettoniche. Negli ultimi 50 anni ci sono stati notevoli progressi nello studio dei modelli di misurazione delle placche tettoniche e della deriva dei continenti. Anche la definizione stessa di continente ha subito una sua evoluzione e oggi non indica più semplicemente le masse di terre emerse, ma una massa elevata al di sopra dell'area che la circonda, con una composizione geologica distinta in un'area ben definita e con una crosta più spessa di quella del fondo oceanico. Alla luce di tutto ciò, la Zealandia avrebbe tutto il diritto di andare ad aggiungersi agli altri sette continenti, secondo la definizione più ricorrente, ovvero: Africa, Sudamerica, Nordamerica, Antartide, Asia, Europa, Oceania.

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