Comprendere nel dettaglio le modalità di trasmissione del virus è uno degli obiettivi a cui è attualmente al lavoro la ricerca scientifica. Ecco i quesiti più importanti da risolvere, secondo la rivista specializzata Nature
Aumentano i casi di contagio e le vittime del nuovo virus simile alla Sars che ha fatto la propria comparsa nella città cinese di Wuhan, nell’Hubei, lo scorso 24 dicembre.
Il nuovo coronavirus (TUTTE LE BUFALE SUL VIRUS), che in gergo scientifico si chiama “2019-nCoV”, è attualmente al centro di una lunga serie di studi condotti da virologi e ricercatori di tutto il mondo, finalizzati a scoprire nel dettaglio la sua natura, le caratteristiche e le modalità di trasmissione, riuscendo così a valutare gli effettivi rischi per la popolazione mondiale. La rivista specializzata Nature ha elencato le domande più importanti a cui stanno cercando di rispondere i maggiori esperti del settore.
Come si diffonde il virus?
Capire le modalità di trasmissione del virus è uno degli obiettivi più urgenti a cui è attualmente al lavoro la ricerca scientifica.
Le autorità cinesi hanno confermato che alcuni casi di contagio sono stati causati dalla trasmissione tra esseri umani; ciononostante non è ancora chiaro se si tratti dell’unica modalità di trasmissione.
"La cosa fondamentale da capire è se ciò accade a un ritmo e con un livello di efficienza che sosterrebbe un'epidemia umana", ha spiegato Neil Ferguson, un epidemiologo matematico all'Imperial College di Londra.
Quanto è letale il virus?
Il virus, come si legge sulle pagine della rivista specializzata, “non sembra essere mortale come la SARS, che ha ucciso circa l'11% delle persone infette”. Tuttavia, come sostiene Ferguson: “È troppo presto per essere ottimisti riguardo alla gravità”.
Cosa possiamo imparare dalla sequenza genetica del virus?
Studiare il sequenziamento genetico del nuovo coronavirus offre indizi preziosi per comprendere nel dettaglio la sua origine e le modalità di trasmissione. I ricercatori cinesi e tailandesi sono riusciti a sequenziare i genomi di almeno 19 ceppi trovati nei pazienti contagiati e hanno prontamente provveduto a renderli pubblici, fornendo agli esperti di tutto il mondo le basi per poter indagare le caratteristiche del virus.
“È un risultato davvero straordinario, dato che siamo a due settimane dall'inizio dei lavori", ha commentato Trevor Bedford, genetista evoluzionista del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Washington, al lavoro sullo studio delle sequenze.
È possibile sviluppare un farmaco per curare il coronavirus?
Contro il nuovo virus che sta minacciando la Cina, secondo l’esperto Rino Rappuoli, chef scientist dell’azienda Gsk Vaccine, potrebbe essere messo a punto un vaccino nel giro di pochi giorni.
“È possibile che in Cina ci si stia già muovendo in questa direzione, ma di questo non ho alcuna conferma diretta”, ha dichiarato l’esperto. Tuttavia, come si legge sulla rivista specializzata Nature, “nessun farmaco ha dimostrato di essere efficace nel trattamento della SARS o di altre infezioni da coronavirus nell'uomo e non è stato autorizzato nessun vaccino per prevenire queste infezioni”.
Un team di esperti del National Engineering Research Center for the Emergence Drugs di Pechino è attualmente al lavoro per sviluppare una terapia potenzialmente in grado di bloccare il recettore (presente sulle cellule umane) che viene “attaccato” dal virus.