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Celiachia, verità e falsi miti: tutto quello che c'è da sapere

Salute e Benessere

Francesca Cersosimo

La celiachia è una malattia autoimmune, un'infiammazione cronica dell'intestino tenue, scatenata dall'ingestione di glutine (Getty Images)

Secondo la comunità scientifica, le persone celiache in Italia sarebbero solo 600mila, eppure il mercato del gluten free cresce in maniera esponenziale. A questa e ad altre mode alimentari è dedicata l'inchiesta di Sky TG24 Un piatto di salute in onda lunedì 3 dicembre

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A fronte di 198mila malati ufficiali, si stima che soffra di celiachia l'1% della popolazione italiana, ossia 600mila persone, eppure siamo ormai circondati dai prodotti gluten free, ossia privi di glutine, che sono in tutto ben 4000 (LO SPECIALE).
Fino a pochi anni fa per chi soffriva di questa patologia era una vera impresa fare la spesa, ora c'è l’imbarazzo della scelta. Anche mangiare fuori casa prima era impossibile, ora sono spuntati ovunque ristoranti, pizzerie, forni e pasticcerie senza glutine. Ma questo significa che siamo diventati tutti celiaci? Niente affatto. Il mercato del gluten free infatti è in crescita esponenziale (vale 360milioni di euro l'anno, con un aumento in 5 anni del 27%) ma si calcola che a consumarlo siano in larga parte persone non intolleranti al glutine (sei milioni di italiani sani). Convinte di trarre benefici da una dieta gluten free secondo loro più sana, più magra e più performante. A questa e ad altre mode alimentari è dedicato lo speciale Un piatto di salute in onda su Sky Tg24 e in streaming sul nostro sito lunedì 3 dicembre alle 20.20.

Una moda pericolosa

Una moda pericolosa e dannosa anche per i celiaci, come ci ripete Susanne Neuhold dell'Aic: "È una moda che banalizza e svilisce quella che rimane un terapia, l'unica per contrastare una malattia cronica". Il glutine altro non è che una proteina del frumento. Innocua per chi non è intollerante.

Evitare test fasulli

La celiachia invece è una cosa seria, non un capriccio. È una malattia autoimmune, un'infiammazione cronica dell'intestino tenue, scatenata dall'ingestione di glutine, e questo accade soltanto in soggetti geneticamente predisposti. "Il glutine – aggiunge Licia Snider gastroenterologa al Sant'Anna di Como - provoca una reazione anomala del sistema immunitario, che aggredisce l’organismo, in particolare i villi intestinali". Infiammandosi, i villi regrediscono in misura proporzionale alla gravità della celiachia, compromettendo la loro capacità di trasportare le sostanze nutritive essenziali. Il risultato è un vistoso deperimento fisico, fragilità delle ossa e, nel bambino, l'arresto della crescita. L'unico modo per diagnosticare l'intolleranza al glutine sono i test allergologici, l'esame del sangue e in seguito la biopsia inetstinale. "Bisogna assolutamente evitare il fai da te e i test inaffidabili che si comprano in erboristeria o al supermercato. Sono fasulli", puntualizzano gli allergologi.

La dieta gluten-free

Non si guarisce dalla celiachia, si possono solo attenuare o annullare gli effetti negativi dovuti all'ingestione del glutine. L'unica cura è un regime rigorosamente senza glutine. Solo così gli effetti negativi sono reversibili e la mucosa dell'intestino potrà rigenerarsi. Attenersi per tutta la vita a un regime alimentare gluten-free rappresenta oggi l'unica terapia possibile. Una patologia correlata alla celiachia è la dermatite erpetiforme di Duhring: anche questa è provocata dall’ingestione di glutine e ha la stessa terapia della malattia celiaca.

Il prontuario dei prodotti gluten-free

I cibi senza glutine sono cibi più elaborati e quindi più costosi anche perché durante il procedimento produttivo deve essere evitata la contaminazione con cibi glutinati; sono cibi salva vita, per questo il servizio sanitario fornisce un bonus per acquistare prodotti gluten free. A seconda dell'età e del sesso si va dai 50 ai 100 euro mensili. Il bonus è concesso solo dopo una diagnosi clinica accertata. Nel prontuario messo a punto dal ministero sono contenuti tutti i prodotti gluten free e tra questi quali sono quelli rimborsati dal ministero della salute.

I rischi per chi non segue una dieta gluten-free

Sfatiamo un mito. Non si può essere "leggermente celiaci". È corretto dire invece che la celiachia si può presentare con quadri clinici di diversa gravità e può interessare diversi organi o apparati. Ma indipendentemente dalla severità clinica della patologia, il danno è sempre presente se si assume glutine, esiste un'unica diagnosi di celiachia e un unico trattamento: la dieta senza glutine per tutta la vita. Trasgredire volontariamente alla dieta o non prestare attenzione alle contaminazioni è dannoso per tutte le persone celiache allo stesso modo, anche in assenza di sintomi evidenti.