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Anguria, calorie e proprietà nutrizionali del frutto dell'estate

Salute e Benessere

Le vitamine e i sali minerali presenti al suo interno rappresentano un rimedio naturale contro la stanchezza, l’affaticamento e lo stress tipici del periodo estivo. È anche un alimento perfetto per dissetarsi e rinfrescarsi

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L’anguria, assieme al melone e alle albicocche, è uno dei frutti estivi più tipici e apprezzati. Essendo composto per oltre il 93% di acqua è particolarmente dissetante e nelle giornate più calde non è mai una brutta idea mangiarne un po’ per rinfrescarsi e reidratarsi. Si tratta, inoltre, di un alimento ipocalorico: 100 grammi di anguria forniscono solo 16 calorie. Ogni etto di frutto contiene circa 3,7 grammi di zuccheri, 0,4 grammi di proteine e 0,2 grammi di fibre. Queste caratteristiche rendono l’anguria particolarmente adatta alle diete ipocaloriche e ai pasti leggeri consigliati dagli esperti per combattere la stanchezza estiva. Il consumo eccessivo è tuttavia sconsigliato alle persone che soffrono di diabete, visto l’alto contenuto di zuccheri.

 

Le proprietà nutrizionali dell’anguria

 

Mangiando l’anguria si introducono nell’organismo vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio (in ogni 100 grammi di prodotto ce ne sono, rispettivamente, 112, 11 e 10 milligrammi). Queste sostanze, presenti in modiche quantità nel frutto, rappresentano un rimedio naturale contro la stanchezza, l’affaticamento e lo stress tipici del periodo estivo. L’anguria possiede anche delle proprietà depurative: infatti, stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione delle scorie in eccesso. L’elevato contenuto di potassio, inoltre, rende questo frutto adatto per chi soffre di disturbi estivi legati ad alterazioni della pressione osmotica, ritenzione idrica, eccitabilità neuromuscolare e piccole alterazioni della ritmicità del cuore. Infine, i semi dell’anguria hanno delle blande proprietà lassative.

 

Quando mangiare l’anguria

 

Gli esperti invitano a consumare l’anguria lontano dai pasti, in quanto può rallentarne la digestione. Mangiandola è possibile provare una piacevole sensazione di sazietà, utile per tenere sotto controllo la fame nel corso della giornata e evitare le abbuffate. 

 

Le possibili controindicazioni

 

Nonostante le numerose proprietà, l’anguria presenta anche qualche piccola controindicazione. Non è un frutto facilmente digeribile da tutti, soprattutto se consumato dopo un pasto. L’acqua contenuta al suo interno, infatti, diluisce i succhi gastrici, ostacolandone l’attività. Chi soffre di gastrite e colite deve evitarne il consumo o ridurlo a delle quantità molto piccole. Può determinare, infatti, un effetto lassativo o provocare gonfiore addominale. Come già detto, anche chi soffre di diabete deve fare attenzione a non mangiare troppa anguria, in modo da limitare l’introduzione di zucchero nell’organismo.