A causare l'incremento sarebbe l'uso meno frequente del preservativo negli ultimi anni e l'aumento del consumo di farmaci che possono creare abrasioni o indebolire l'organismo rendendolo più facilmente attaccabile
Il dipartimento della Sanità degli Stati Uniti ha deciso di istituire una task force per affrontare l'incremento di casi di sifilide, malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale.
I dati
Secondo il report annuale dell'agenzia federale sanitaria dei Centers for Disease Control and Prevention, nel 2022 sono stati registrati 207mila i casi di sifilide. Il dato rappresenta un incremento del 17% rispetto all'anno precedente e dell'83% rispetto a cinque anni fa. A preoccupare è anche l'incremento del 30% dei casi di sifilide congenita che avviene quando la madre incinta trasmette l'infezione al feto. Dai dati raccolti è emerso che nel 2022 le persone colpite da una malattia trasmessa sessualmente sono state due milioni e mezzo, ma mentre alcuni tipi di infezioni hanno registrato un andamento piatto la sifilide è risultata in netta crescita.
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La preoccupazione
L'incremento dei casi rischia di riportare indietro gli Stati Uniti indietro di quasi ottant'anni. La sifilide sembrava infatti ormai praticamente debellata dopo che negli anni '40 e '50 i casi erano crollati grazie anche all'informazione e all'uso di preservativi. Negli anni '90, poi, era stato lanciato un piano nazionale di prevenzione che aveva dato buoni risultati. Negli ultimi anni però la tendenza si è invertita, forse anche per l'uso meno frequente del preservativo e l'aumento del consumo di farmaci che possono creare abrasioni o indebolire l'organismo rendendolo più facilmente attaccabile.