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Chi gioca a tennis ha un'aspettativa di vita più alta di 10 anni. Lo studio

Salute e Benessere

"Lo sport è uno strumento di prevenzione, come dimostrano gli studi scientifici internazionali. La disciplina del tennis in particolare attesta una preziosa valenza rispetto ad altri sport, in termini di longevità, aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche", ha spiegato Giorgio Meneschincheri, medico specialista in medicina preventiva

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Che lo sport, e quindi anche il tennis, facesse bene alla salute, si sapeva. Ora però c'è un motivo in più per approcciarsi allo sport praticato dai campioni Novak Djokovic, Jannik Sinner e Rafael Nadal: secondo più studi, fra cui quelli del Sydney Medical School, dell'American Medical Association e del Copenaghen City Heart Study, chi gioca a tennis ha un'aspettativa di vita di quasi dieci anni maggiore rispetto a chi non pratica sport.

Lo studio

La ricerca del Copenaghen City Heart Study ha usato come campione una popolazione di 20mila persone fra i 20 e i 93 anni e ha preso in considerazione una un intervallo di tempo di 25 anni. In base ai risultati, rispetto al gruppo di persone sedentarie, l'aumento dell'aspettativa di vita per i diversi sport vede il tennis al primo posto con più 9,7 anni. A seguire il badminton con più 6,2, il calcio con più 4,7, il ciclismo con più 3,7, il nuoto con più 3,4 e il jogging con più 3,2. Il tennis, e lo sport in generale, però non allungano solo gli anni davanti a sè, ma migliorano anche la qualità della vita perché contribuiscono a prevenire le malattie metaboliche, come ad esempio il diabete, e mantengono vive le funzioni cognitive, grazie alle relazioni sociali che vengono coltivate.

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Il convegno a Torino

Sul tema della prevenzione sanitaria attraverso lo sport, "Tennis and Friends salute e Sport", la Asl Città di Torino Azienda Zero e Federazione Italiana Tennis e Padel promuovono un convegno dal titolo "Sport è Prevenzione: il Tennis allunga la vita", che si svolge il 18 novembre presso la Cupola Geodetica di Casa Tennis (piazza Castello), nell'ambito del calendario di appuntamenti in occasione delle Nitto ATP finals, in corso a Torino. Al convegno partecipano Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Gianni Ocleppo, presidente del Comitato d'onore delle Nitto ATP Finals, Fabrizio Ricca, assessore allo Sport e Politiche giovanili della Regione Piemonte e Giorgio Meneschincheri, medico specialista in medicina preventiva, Emilio Sodano, medico della Federazione Italiana Tennis e Padel, Nicola Pietrangeli, ambasciatore del tennis italiano nel mondo, Carlo Picco, direttore generale della ASL Città di Torino, Angelo Bertelli, direttore Istituto Medicina dello Sport di Torino e Roberta Siliquini, professore ordinario di Igiene all'Universita' di Torino. A moderare gli interventi saranno Attilia Brocca, giornalista di AdnKronos e Andrea Pavan, capo redattore centrale di Tutto Sport.

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"Sport è strumento di prevenzione"

"Lo sport è uno strumento di prevenzione, come dimostrano gli studi scientifici internazionali - ha spiegato Meneschincheri, presidente della onlus Friends for health e docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. La disciplina del tennis in particolare attesta una preziosa valenza rispetto ad altri sport, in termini di longevità, aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche. Ha una funzione di riduzione della pressione arteriosa ed è la medicina migliore per il diabete". Inoltre, specie per i più fragili, lo sport "consente di mantenere le relazioni sociali e allontanare così il rischio di isolamento, a sostegno della Salute mentale. Non dimentichiamo - ha aggiunto Meneschincheri - che l'attività fisica praticata dalla popolazione ha un impatto positivo anche sulla spesa sanitaria fino a un risparmio medio per gli Stati membri dell'Unione europea dello 0,6% sui costi destinati all'assistenza". 

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"Grandi eventi stimolano la pratica sportiva"

Meneschincheri ha poi citato un rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in cui viene spiegato che "se la popolazione europea facesse più attività fisica si potrebbero prevenire oltre 10mila decessi ogni anno e si eviterebbero 11,5 milioni di nuovi casi di malattie croniche non trasmissibili entro il 2050, tra cui 3,8 milioni per patologie cardiovascolari e 3,5 milioni per depressione". Eventi sportivi di grande successo come le Nitto ATP Finals "che stiamo vivendo in queste ore, dimostrano ormai oltre ogni evidenza lo straordinario valore sportivo, economico e sociale del tennis. Questi eventi hanno tra i loro effetti anche quello di stimolare la pratica sportiva, soprattutto tra i più giovani, che è la condizione essenziale per educare la popolazione a corretti stili di vita", ha concluso Meneschincheri.

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