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Covid, mini ondata di contagi per variante Pirola? Cosa dicono esperti

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

"Si tratta di una variante che ha una 'spike' diversa da tutte le altre varianti Omicron con oltre 35 mutazioni e con queste caratteristiche potrebbe essere una tipologia di virus che infetta anche i guariti e i vaccinati", ha detto all'Adnkronos Salute l'infettivologo Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit)

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Si discute sulla variante Pirola del Covid e sull'eventualità di una nuova mini ondata in arrivo. "Il fatto che la variante BA.2.86 o 'Pirola' sia stata sequenziata nei giorni dell'arrivo in Italia del vaccino anti-Covid aggiornato sembra uno scherzo del destino. Ed è una variante che ha una 'spike' diversa da tutte le altre varianti Omicron con oltre 35 mutazioni e con queste caratteristiche potrebbe essere una tipologia di virus che infetta anche i guariti e i vaccinati. L'interesse della comunità scientifica però deve essere sul fatto che possa essere o meno più contagiosa e trasmissibile, abbiamo visto che EG.5 o 'Eris' ha fatto mini ondata di casi ma non è detto che anche Pirola possa causare grandi numeri, ha detto all'Adnkronos Salute l'infettivologo Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit).

Variante Pirola, cosa fare?

Ha spiegato anche cosa potremmo fare: "Sicuramente la sorveglianza molecolare - risponde Falcone -che va condotta per capire se quest'ultima variante rimane confinata al 5-10% di prevalenza nella popolazione infettata o diventa predominare. Ma - avverte - al momento non ci sono motivi per pensare che abbia un impatto clinico diverso dalle altre, ovvero che possa dare una malattia Covid più grave". Secondo l'infettivologo, "in ogni caso o Pirola, Eris o la prossima variante dal nome affasciante, i soggetti fragili, gli anziani, i malati oncologi e ematologici, devono fare il vaccino aggiornato a XBB che rappresenta, indipendentemente dalla variante che gira, una stimolazione e un potenziamento degli anticorpi necessario per affrontare l'autunno. Questi soggetti magari si infetteranno, ma non svilupperanno una malatia grave, il valore dei vaccini rimane intatto rispetto alle nuove varianti perché abbiamo già avuto l'esperienza di quanto accaduto negli anni passati", ha concluso.

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