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Cina, organo umanizzato fatto crescere nei maiali. Lo studio

Salute e Benessere
Credit: Cell Stem Cell 

Un team di ricercatori cinesi guidati da Liangxue Lai è riuscito a far crescere reni per metà umani nei maiali. Si tratta di un primo passo importante verso un nuovo approccio alla bioingegneria degli organi. Ma l'efficacia è ancora molto bassa e gli esperti esprimono perplessità 

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Generare organi umanizzati in altre specie. Un'ipotesi che inizia a concretizzarsi: un team di ricercatori cinesi guidati dallo scienziato Liangxue Lai è riuscito a far crescere reni per metà umani in un maiale. Non mancano le criticità di numerosi esperti e numerose sono le sfide da affrontare ma si tratta comunque di passi pionieristici verso un nuovo approccio alla bioingegneria degli organi che utilizza i maiali come incubatori per la crescita e la coltivazione di organi umani. 

Lo studio

Per la prima volta i ricercatori sono riusciti a creare un interno organo chimerico formato da cellule di maiale e cellule umane utilizzando un maiale come incubatrice. In biologia si usa il termine 'chimera' per indicare proprio la presenza di cellule proveniente da due spiecie diverse. Questi embrioni-chimera sono stati generati in laboraratorio e poi trasferiti in animali che sono serviti da madri surrogate. Al centro dello studio, pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell, c'è la possibilità di creare organi personalizzati a partire dalle cellule del paziente stesso, riducendo il rischio di rigetto. Si tratta di un primo passo nell'ambito dello sviluppo di una tecnologia al servizio del trapianto di organi umani, ma la sua realizzazione è ancora lontana. 

 

Le reazioni degli esperti 

Nonostante lo studio rappresenti un traguardo importante molti specialisti hanno espresso alcune perplessità. Il nefrologo Rafael Matesanz, direttore dell'Organizazione Nazionale di Trapianti della Spagna, ha affermato: "Da un lato, questa tecnica ha avuto una bassa efficienza: poco più dell'1% degli embrioni impiantati ha avuto successo, una percentuale molto bassa per lo scopo previsto. D'altra parte, per sviluppare reni o altri organi umanizzati all'interno dei maiali, è necessario che i maiali non sviluppino i propri, il che richiede manipolazioni specifiche con la delezione dei geni responsabili". Su 1820 embrioni impiantati ne sono stati analizzati solo 5 che non hanno mostrato degenerazioni. La seconda criticità sollevata dal Dottor Matesanz riguarda l'opportunità di effettuare mutazioni genetiche che consistono nella perdita di uno o più nucleotidi in una sequenza di DNA.

 

La tecnica Crispr-Cas9

Il team coordinato da Liangxue Lai per modificare gli embrioni degli animali hanno utilizzato la tecnica Crispr-Cas9. Il patrimonio genetico di tutti gli esseri viventi, il genoma, è costituito dall'insieme delle sequenze di Dna. Grazie ad alcune tecniche, definite di ‘editing genomico’, è possibile modificare una di queste sequenze. La più diffusa, tra queste tecnologie, è proprio la Crispr-Cas9. Semplificando, si può pensare ai bottoncini di una camicia: se uno di questi presentasse un errore di fabbrica o per qualche altro motivo decidessimo di cambiarlo, taglieremmo il vecchio bottone e lo sostituiremmo con uno che non presenta difetti. La Crispr-Cas9 funziona, più o meno, allo stesso modo. Alcuni frammenti di Rna “guida” riescono a individuare, come fossero i nostri occhi, il segmento preciso di Dna da modificare e indicano all’enzima Cas9 – una sorta di forbice – di tagliare proprio in quel punto. A questo punto la doppia elica che compone il Dna si rompe: per riparare il danno intervengono i sistemi di riparazione della cellula, inserendo la nuova sequenza di Dna, che è stata prodotta in laboratorio. Le modifiche effettuate in questo caso sono due: dalla cellula animale sono stati eliminati i geni resposabili dello sviluppo dei reni, mentre nelle cellule embrionali umane sono stati inseriti geni che promuovono la proliferazione ed evitano l'auto-distruzione. 

Gli xenotrapianti, ovvero i trapianti di organi e cellule provenienti da animali sono uno dei possibili orizzonti nella manipolazioni genetiche. Crispr-Cas9 è infatti una tecnologia rivoluzionaria che apre le porte a potenzialità immense: la ricerca nell’ambito dell’editing genomico spazia dalle malattie neurologiche, come Alzheimer e Parkinson, alle malattie genetiche, in particolar modo quelle rare, come la fibrosi cistica. Ma anche tumori e malattie infettive. Non mancano tuttavia riserve di carattere etico all'interno della comunità scientifica.