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Covid, l'Oms: “Contagi in calo ma aumentano le varianti Hyperion e Arcturus”

Salute e Benessere

Negli ultimi 28 giorni i casi sono scesi del 28% e i decessi del 30%. L'Oms segnala che non è riportato un aumento della severità dell'infezione associata alle nuove varianti e che non risulta una maggiore capacità di sfuggire al sistema immunitario

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La pandemia continua a rallentare. L'ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non rileva nessun segnale di ripresa dei contagi di Covid: negli ultimi 28 giorni i casi sono scesi del 28% e i decessi del 30%. Tra le varianti, si consolida Kraken (XBB.1.5) a cui afferisce il 47,9% delle sequenze globali; in crescita XBB.1.9.1 (Hyperion) e XBB.1.16 (Arcturus), rispettivamente al 7,6% e al 4%. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

Il bollettino dell'Oms

Secondo il report Oms, dal 13 marzo al 9 aprile sono stati 3 milioni i casi di Covid-19 nel mondo; 23 mila i decessi. Il trend è in discesa in Europa (-22%), Americhe (-33%), Pacifico Occidentale (-39%), Africa (-45%); mentre i casi sono aumentati nel Sud-Est asiatico (+481%) e nell'Est Mediterraneo (+144%). Nonostante la crescita, in queste ultime regioni il numero assoluto di casi resta limitato: rispettivamente 80mila e 52mila, pari al 5% dei contagi globali. Il maggior numero di infezioni è stato registrato negli Stati Uniti (455mila negli ultimi 28 giorni), seguiti da Russia (292mila) e Corea del Sud (275mila). Gli Usa registrano anche il più alto numero di decessi (5.571 negli ultimi 28 giorni), seguiti da Regno Unito (2.708) e Brasile (1.246).

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Le varianti Covid

Tra le varianti, si conferma la prevalenza di Kraken (XBB.1.5) che rappresenta il 47,9% delle sequenze depositate nella settimana tra il 20 e il 26 marzo, guadagnando quasi 10 punti percentuali rispetto a un mese prima. Sotto stretta osservazione XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.16 (Arcturus). La prima è passata dal 3% di fine febbraio al 6,7% di fine marzo; la seconda dallo 0,2% al 3%. L'Oms segnala che non è riportato un aumento della severità dell'infezione associata alle nuove varianti e che un recente studio su XBB.1.16 ha mostrato un vantaggio di crescita rispetto a XBB e XBB.1.5, ma non una maggiore capacità di sfuggire al sistema immunitario.

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