Lo rende noto la Asl Toscana Sud Est specificando che il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha avviato "un'inchiesta epidemiologica per l'individuazione dei contatti" di un giovane paziente
È stato riscontrato un caso sospetto di "meningite verosimilmente di origine batterica in un giovane paziente del Valdarno che si trova ricoverato, in condizioni stabili, all'ospedale San Donato di Arezzo". Lo rende noto la Asl Toscana Sud Est specificando che il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha avviato "un'inchiesta epidemiologica per l'individuazione dei contatti, che sono stati invitati a recarsi presso il proprio medico curante per avviare in via precauzionale la profilassi antibiotica".
Individuati circa 100 contatti
"Sono stati già identificati e trattati 60 contatti, attendiamo altre 30 persone che sono state individuate e che avvieranno la profilassi", ha detto Elena De Sanctis, direttrice dell'unità di igiene e sanità pubblica della Asl Toscana Sud Est. Il giovane è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Donato di Arezzo e le sue condizioni sono stabili. Si sarebbe precedentemente sottoposto ad un terapia antibiotica e quindi adesso le indagini per capire il tipo di malattia sono più complicate. Ad ogni modo, la Asl Toscana Sud Est ha avviato nelle ore successive al ricovero, l'indagine epidemiologica che ha portato ad individuare circa 100 contatti. Le persone sono state invitate a recarsi presso il proprio medico curante per avviare, in via precauzionale, la profilassi antibiotica. "Per contatti stretti - precisa la De Sanctis – si intendono i conviventi che sono le persone più a rischio. In questo caso i compagni di scuola del ragazzo, gli operatori sanitari che hanno prestato i primi soccorsi e tutti coloro che abbiano condiviso con lui per almeno otto ore un ambiente chiuso. Per almeno 10 giorni dal contatto con la persona che ha contratto la malattia si deve monitorare il proprio stato di salute".
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Il precedente
Nei giorni scorsi si sono tenuti i funerali di Tommaso Fabris, il 17enne vicentino morto lo scorso 28 febbraio in ospedale a Bassano del Grappa (Vicenza) a causa di una meningite fulminante di tipo B. Il decesso ha avviato il tracciamento di tutti i contatti avuti dal ragazzo negli ultimi 10 giorni mettendo sotto profilassi 265 persone totali, di queste 60 sono già uscite dal controllo sanitario.