Negli ultimi 20 anni si è ridotta la quota di chi non pratica alcuna attività, dal 37,5% al 33,7%. Sono alcuni dei dati emersi da una nuova statistica dell'Istat su Sport, attività fisica e sedentarietà
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
Negli ultimi 20 anni, in Italia, sempre più persone praticano attività sportiva nel tempo libero: dai circa 34 milioni di soggetti con età superiore ai 3 anni nel 2000 ai 38 milioni 653mila nel 2021 (66,2%). Si è, inoltre, ridotto il numero di persone che non pratica alcuna attività, dal 37,5% al 33,7%. Sono alcuni dei dati emersi da una nuova statistica dell'Istat su Sport, attività fisica e sedentarietà.
I dati Istat nel dettaglio
Nello specifico, dall'indagine è emerso che, in Italia, i livelli più alti di pratica sportiva
si registrano tra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni. In
generale, tra gli sportivi, circa la metà (49,2%) dedica tempo libero
all'attività fisica una o due volte a settimana e il 34,0% tre o più
volte a settimana. Tuttavia, come sottolineato da Istat, malgrado i
miglioramenti nel tempo, oltre un terzo dei soggetti ha dichiarato di
non praticare sport o attività fisica nel tempo libero: 30,3% degli
uomini e 36,9% delle donne.
Gap di genere in progressivo calo
La
statistica ha, inoltre, rilevato che negli ultimi 20 anni si è ridotto
anche il gap di genere: tra il 2000 e il 2021 la differenza uomo/donna
si è ridotta di quasi il 30%.
Nello specifico, nel 2021 il 39,8% degli uomini pratica sport
in modo continuativo o saltuario contro il 29,6% delle donne.
L'indagine ha evidenziato, inoltre, la presenza di differenze
territoriali. La quota di praticanti sportivi è più elevata al Nord
(41,5%), rispetto al Centro (36,7%) e al Mezzogiorno (24%).
Significative anche le differenze rispetto al livello di istruzione:
pratica sport il 51,2% dei laureati, contro il 15,6% di chi ha la
licenza di scuola media. Quanto agli effetti della pandemia di Covid-19,
nel 2021 è stato registrato un crollo della pratica sportiva
continuativa tra bambini e ragazzi di 3-17 anni, dal 51,3% al 36,2%.
Parallelamente è cresciuta la sedentarietà (dal 22,3% al 27,2%).