Cefalea, da Fondazione Onda la prima mappa dei centri con percorsi al femminile

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Sono 143 i Centri cefalee su tutto il territorio nazionale che hanno aderito al nuovo progetto della fondazione dedicato all'individuazione di strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell'emicrania nelle diverse fasi di vita della donna

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L'emicrania colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini. Sono i numeri a dirlo. In Italia ne soffrono 6 milioni di persone e di queste 4 milioni sono donne.
Un quadro che dimostra come l'emicrania sia una malattia di genere, che riguarda principalmente le donne in età giovane-adulta. Queste ultime, infatti, sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. In risposta a questo scenario, Fondazione Onda ha realizzato la prima mappa che racchiude tutte le strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell'emicrania nelle diverse fasi di vita della donna: 143 centri cefalee su tutto il territorio nazionale. L'iniziativa è stata presentata a Milano.

Emicrania: una malattia di genere

Come spiegato dagli esperti, nelle donne l'emicrania raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, ovvero nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. La patologia, inoltre, segue l'andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell'ovulazione. In particolare, si manifesta al massimo della sua disabilità dopo il puerperio e l'allattamento, e peggiora in 1 caso su 3 con la menopausa.

La mappatura dei centri centri cefalee

"Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all'emicrania al femminile vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia", ha riferito Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda. "L'iniziativa che presentiamo oggi consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, di diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti, implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell'emicrania femminile", ha concluso.

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