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Vaiolo delle scimmie, i casi in Italia arrivano a quota 760

Salute e Benessere

Lo indica l’ultimo bollettino pubblicato dal ministero della Salute. Rispetto al 26 agosto si sono verificati 20 contagi in più

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L’ultimo bollettino pubblicato dal ministero della Salute indica che, rispetto al 26 agosto, i casi di vaiolo delle scimmie confermati in Italia sono aumentati di 20, arrivando a un totale di 760. I contagiati collegati a viaggi all’estero sono 205. L’età media, invece, è di 37 anni. La patologia continua a colpire con maggiore frequenza gli uomini (749 casi verificati) e si verifica più di rado nelle donne (11 casi). La regione con il maggior numero di contagi è ancora la Lombardia (322), seguita dal Lazio (138) e dall’Emilia Romagna (75).

Vaiolo delle scimmie, casi confermati nelle regioni italiane

Il bollettino del ministero della Salute fornisce un aggiornamento accurato del numero dei casi di vaiolo delle scimmie avvenuti nelle regioni italiane. Ecco la situazione attuale: Abruzzo 2; Basilicata 0; Calabria 0; Campania 37; Emilia Romagna 75; Friuli Venezia Giulia 12; Lazio 138; Liguria 16; Lombardia 322; Marche 6; Molise 0; Piemonte 2; Puglia 17; Sardegna 5; Sicilia 7; Toscana 38; PA. Bolzano 1; PA Trento 4: Umbria 0; Valle d'Aosta 0; Veneto 53.

In calo i casi in Europa

Nonostante l’aumento dei casi in Italia, secondo l’Oms “ci sono segnali che in Europa l’epidemia di vaiolo delle scimmie” stia andando incontro a un calo. A dichiararlo è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale delle Sanità. Il merito, ha sottolineato, va in parte attribuito anche alle vaccinazioni. “Nelle prime fasi dell’epidemia, la maggior parte dei casi segnalati era in Europa, con una percentuale minore nelle Americhe. Ora la situazione si è invertita, con meno del 40% dei casi segnalati in Europa e il 60% nelle Americhe”, ha poi osservato Ghebreyesus. In generale, a livello globale i casi di vaiolo delle scimmie stanno diminuendo, tuttavia ci sono alcune aree in cui la situazione è ancora critica. Una di esse è l’America Latina, “dove i vaccini sono scarsi”. Per migliorare la situazione è stato siglato un accordo finalizzato a garantire un maggiore accesso alla vaccinazione in quest’area.

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