Resta stabile al 4% a livello nazionale anche il dato che concerne l'occupazione delle terapie intensive. Sono i numeri riportati nell’ultimo report dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, relativo al 7 agosto 2022, ma pubblicato in data odierna
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In Italia, l’occupazione dei reparti di “area non critica” da parte dei pazienti Covid è stabile al 14%. Un anno fa il medesimo valore era al 5%. Tuttavia, sono ancora 6, seppur in calo, le Regioni in cui la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari supera la soglia del 15%: Umbria (37%), Calabria (29%), Liguria (24%), Sicilia (22%), Marche (18%), Emilia Romagna (16%). Nelle ultime 24 ore a livello nazionale è rimasto stabile al 4% anche il dato che concerne l'occupazione delle terapie intensive, e tutte le Regioni sono sotto il 10%. Il dato, 12 mesi fa, risultava al 3%. Sono i principali dati diffusi dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) e relativi al 7 agosto 2022, ma pubblicati in data odierna. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE).
Il dettaglio regionale dei reparti di “area non critica”
Esaminando nel dettaglio il monitoraggio di Agenas e sempre considerando l’arco delle 24 ore, la percentuale dei posti nei reparti ospedalieri di area medica, o “non critica”, occupata da pazienti positivi al Covid-19 è risultata in calo in 7 Regioni o province autonome - Abruzzo (19%), Basilicata (18%), Campania (15%), Friuli Venezia Giulia (17%), Lazio (14%), Marche (18%), Valle d'Aosta (16%) -, mentre è cresciuta in 4 Regioni: Liguria (24%), Molise (14%), Pa Bolzano (14%), Pa Trento (15%). Lo stesso dato è rimasto stabile in 11 Regioni: Calabria (29%), Campania (13%), Emilia Romagna (16%), Lombardia (11%), Puglia (15%), Sardegna (10%), Sicilia (22%), Toscana (12%), Umbria (37%), Veneto (11%).
La situazione nelle terapie intensive
Nel medesimo arco di tempo, l'occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 è stata segnalata in aumento in Basilicata (5%), Sardegna (6%), Umbria (7%), mentre è scesa in 5 Regioni. Il dato, infine, è rimasto stabile in 14 Regioni o province autonome: Campania (4%), Emilia Romagna (5%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lazio (6%), Liguria (2%), Marche (2%), Molise (3%), Lombardia (2%), Pa Trento (3%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sicilia (6%), Toscana (4%), Veneto (3%). In Valle d'Aosta (0%) e Pa Bolzano (0%), la variazione non è risultata disponibile.