Sono stati finora oltre 62.600 i pazienti curati a casa con molnupiravir e Paxlovid. È quanto emerge dal 14esimo report dell'Agenzia italiana del farmaco sugli antivirali contro il coronavirus Sars-CoV-2
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In Italia continua la crescita delle prescrizioni degli antivirali molnupiravir (Lagevrio) e Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir) contro il Covid-19. Nello specifico dal 30 giugno al 6 luglio le richieste per molnupiravir di Merck sono aumentate del 22,4% e quelle per Paxlovid di Pfizer del 32,1%. Inoltre, in 14 giorni, sono raddoppiate (+106,9%) le terapie ritirate direttamente in farmacia, le cui prescrizioni sono passate da 4.000 a 8.300. Sono alcuni dei numeri emersi dal 14esimo report dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sugli antivirali contro il coronavirus Sars-CoV-2, che indica come siano stati finora oltre 62.600 i pazienti positivi al Covid curati a casa con gli antivirali molnupiravir e Paxlovid. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Il rapporto nel dettaglio
Dal rapporto emerge che, al 5 luglio, i trattamenti avviati con Lagevrio, autorizzato in Italia a fine dicembre 2021, sono stati 34.626 e quelli avviati con Paxlovid, autorizzato da fine aprile 2022, 27.988, di cui, oltre 8.323 attraverso la distribuzione per conto (Dpc), ovvero con la possibilità, per il paziente, di ritirarli nella farmacia sotto casa.
Sempre considerando i dati al 5 luglio, si osserva, rispetto all'ultimo rapporto di 14 giorni fa, un aumento del 10,4% dei trattamenti avviati con Lagevrio. In particolare, il Lazio è la Regione che ne conta finora di più (4.771), seguita da Puglia (3.463), Sicilia (2.910) e Veneto (2.629).
Altri numeri
I trattamenti con Paxlovid, invece, in 14 giorni sono aumentati del 33%, ma con un raddoppio (+106,9%) in Dpc. La Lombardia è la Regione con il maggior numero di trattamenti avviati con questa molecola, (3.453), seguita da Lazio (3.308), Toscana (3.301) e Veneto (3.297). Per quanto riguarda l'antivirale remdesivir, risultano in totale 13.102 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola in fase precoce di malattia e 94.802 quelli che lo hanno ricevuto in ospedale e in fase avanzata. Anche per remdesivir negli ultimi 7 giorni si registra un aumento dell’11,5% per i non ospedalizzati e del 26,5% in ospedale.