Diabete, studio sui topi: può indebolire i denti e favorire le carie

Salute e Benessere
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La malattia ridurrebbe la resistenza dei denti e la tenuta di smalto e dentina. A indicarlo uno studio della Rutgers Univerity

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Diverse ricerche hanno dimostrato che le persone con diabete avrebbero una maggiore probabilità di avere denti fragili e cariati. Ma qual è il motivo di questa correlazione? Una possibile risposta arriva da un nuovo studio condotto sui topi dai ricercatori della Rutgers Univerity, secondo cui la malattia ridurrebbe la resistenza dei denti e la tenuta di smalto e dentina, la sostanza dura sotto lo smalto che dà struttura ai denti.

Lo studio sui topi

Per compiere lo studio, pubblicato su Archives of Oral Biology, il team di ricerca ha monitorato la salute dei denti di 70 topi, di cui la metà con diabete di tipo 1. Confrontando nell'arco di 28 settimane la durezza dei loro denti, è emerso che lo smalto è diventato significativamente più morbido nei topi diabetici dopo 12 settimane dall'insorgenza della patologia e il divario ha continuato ad allargarsi durante lo studio.
"Da tempo vediamo tassi elevati di formazione di carie e perdita dei denti nei pazienti con diabete. Sappiamo che trattamenti come le otturazioni non durano così a lungo in questi pazienti, ma non sapevamo esattamente perché", ha spiegato Mohammad Ali Saghiri, primo firmatario dello studio. Secondo il ricercatore questi aspetti vanno indagati e approfonditi, "perché la popolazione con diabete continua a crescere rapidamente e c'è un grande bisogno di trattamenti che consentano ai pazienti di mantenere i denti sani".

Diabete, in Italia riguarda oltre 3,5 milioni di persone

In Italia oltre 3,5 milioni di persone hanno il diabete. Dato che segnala “un trend in lento aumento negli ultimi anni”. È quanto emerso dai dati inseriti nella Relazione al Parlamento 2021 sul diabete mellito, elaborata dagli esperti del ministero della Salute, che hanno descritto la situazione riguardante l’Italia, un Paese in cui “sono riscontrabili diseguaglianze nella gestione della patologia diabetica e nell'accesso ai servizi sanitari”. In particolare, dal rapporto è emerso come la prevalenza della malattia sia aumentata al crescere dell'età fino a raggiungere il 21% nelle persone con 75 anni o più e crescendo nelle regioni del Sud e nelle classi più svantaggiate.

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