Fuma quasi un italiano su quattro. Sono alcuni dei dati emersi dal report dell'Istituto superiore di sanità, pubblicato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio
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Gli italiani non accennano a perdere il vizio del fumo. Dopo anni di stasi, nel 2022 è tornato a crescere il numero di fumatori nella Penisola: sono infatti circa 800mila in più rispetto al 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica.
Si tratta del primo incremento significativo dal 2006 e riguarda entrambi i sessi. Sono alcuni dei dati emersi dal report dell'Istituto superiore di sanità, pubblicato in vista della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall'Oms, che si celebra il 31 maggio. Per l'occasione, l'Iss ha organizzato il XXIV Convegno “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale”, che si terrà nella sua sede martedì alle ore 8.30 e sarà visibile online sulla piattaforma StarLeaf. Quasi un italiano su quattro, ovvero il 24,2% della popolazione, è dunque un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006, in crescita del 2% rispetto al 2019 (22%).
Triplicato il consumo di sigarette a tabacco riscaldato
Dal report Iss emerge, inoltre, che è triplicato il consumo di sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali. “L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione e rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”, ha commentato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.
Iss: la pandemia ha influenzato le abitudini dei fumatori
Il dato di quest’anno, ha aggiunto Roberta Pacifici, responsabile del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, "ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani". "I nuovi prodotti del tabacco e le e.cig si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo”, ha aggiunto.
12,4 milioni i fumatori in Italia
Nel dettaglio, sono 12,4 milioni i fumatori in Italia; mentre gli ex tabagisti sono il 14,9% della popolazione italiana e i non fumatori il 60,9%. I dati Iss mostrano, inoltre, che la prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni (42,9), mentre nella fascia d’età 45-64 anni si registra la prevalenza più alta tra le donne (24,5%). Nello specifico, tra i fumatori di sesso maschile si registra anche la percentuale più alta di chi fuma più di 20 sigarette al giorno (25,6% rispetto al 13,4% delle donne) mentre tra le fumatrici la percentuale più bassa di chi fuma meno di 9 sigarette al giorno (36,0% rispetto al 31,4% degli uomini). In media i tabagisti italiani fumano 11,5 sigarette al giorno: dato che si conferma in diminuzione, "sebbene tale diminuzione consista di fatto nella riduzione di 2 sigarette in 10 anni (erano 13,6 sigarette al giorno nel 2011), con ancora il 20,4% di fumatori che consumano più di 20 sigarette al giorno", precisa l'Iss.