Aifa, in Italia 3 milioni di vaccinazioni in meno nel 2020: il rapporto

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Lo ha segnalato il “Rapporto Vaccini 2020”, curato dall'Agenzia italiana del Farmaco. Considerando vaccini come quelli per la polio o per il morbillo, o ancora quello antinfluenzale e quello anti-papillomavirus, sono state circa 20 milioni le dosi di vaccini somministrate in tutto nel 2020. A diminuire sono state anche le segnalazioni di reazioni avverse

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In Italia, nel 2020 e considerando vaccini come quelli per la polio o per il morbillo, o ancora quello antinfluenzale e quello anti-papillomavirus, sono state circa 20 milioni le dosi di vaccini somministrate in tutto, quasi 3 milioni in meno rispetto al 2019. A diminuire sono state anche le segnalazioni di reazioni avverse, quantificate in un totale di 5.352 (il 30% riguardanti però casi che si sono verificati negli anni precedenti) in gran parte non gravi e senza nessun decesso correlabile. Questi alcuni numeri emersi nel “Rapporto Vaccini 2020”, curato dall'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) e pubblicato nelle scorse ore. Secondo gli esperti, si legge nel rapporto, la flessione del tasso di segnalazione osservata rispetto all'anno precedente è “verosimilmente attribuibile al minore accesso alle vaccinazioni che si è registrato nel 2020 a causa della pandemia”.

I tassi di segnalazione di effetti avversi

Il rapporto, sottolinea un comunicato diffuso sul sito di Aifa, descrive ogni anno le attività di vaccinovigilanza condotte, nel nostro Paese, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nel 2020, come detto, è stata evidenziata per tutti i vaccini una flessione, rispetto a dodici mesi prima, del tasso di segnalazione di effetti avversi. Sono state, infatti, 17.9 ogni 100.000 dosi somministrate e si è trattato nella maggior parte dei casi di febbre, mal di testa, irritabilità e reazioni cutanee. Invece, le reazioni gravi correlabili al vaccino sono state 1.9 per 100.000 dosi. Nello 0,2% delle segnalazioni l'esito riportato è stato il decesso, ma nessuno dei casi, secondo Aifa, è correlabile proprio con la vaccinazione. In generale e indipendentemente dal nesso di causalità, l'84,3% delle segnalazioni è stato classificato dagli esperti come “non grave” mentre il 15,6% come “grave”, per un dato piuttosto in linea con i rapporti degli anni precedenti.

La valutazione rischio - beneficio

Sempre considerando, poi, le sospette reazioni avverse osservate nel corso del 2020 a seguiti di vaccinazione, “non sono emersi eventi indesiderati che possano modificare la valutazione del rapporto fra beneficio e rischio dei vaccini utilizzati”, ha rilevato il rapporto. Tutte le sospette reazioni avverse riscontrate, infatti, “sono note e già riportate nelle informazioni sul prodotto”. In ultima analisi, è stato riportato come non siano stati osservati “raggruppamenti, cluster temporali o geografici di segnalazioni riferibili a specifici lotti che abbiano fatto ipotizzare potenziali difetti di qualità del prodotto”.

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