Covid, Figliuolo: in una lettera alle Regioni indicazioni su come gestire la pandemia

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In previsione del termine dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo, il commissario straordinario per l'emergenza Covid fornisce indicazioni per la risposta ad eventuali recrudescenze pandemiche, dando consigli su come portare avanti la campagna vaccinale e su come essere "lungimiranti e cauti"

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In previsione del termine dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo, il commissario straordinario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, in una lettera diretta al ministero alla Salute e per conoscenza a tutte le Regioni, fornisce delle indicazioni per la risposta ad eventuali recrudescenze pandemiche, dando consigli su come portare avanti la campagna vaccinale anti-Covid, su quali errori non commettere e su come essere "lungimiranti e cauti". (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Le indicazioni di Figliuolo

In particolare, come riporta un articolo di Repubblica, nel documento Figliuolo informa le Regioni sulla "possibilità di ricevere, ed eventualmente stoccare, materiale nella disponibilità della struttura commissariale", come mascherine, tute, gel igienizzante, al fine di predisporre le misure necessarie a fronteggiare una eventuale nuova recrudescenza della pandemia.
Per quanto riguarda i vaccini contro il Covid-19, il commissario straordinario per l'emergenza Covid ricorda che la gestione delle scorte è stata fondamentale per rispondere subito alle indicazioni dei tecnici. Potrebbe essere necessario mettersi di nuovo a correre, come è successo tra dicembre e gennaio, quando sono state somministrate quasi 27 milioni di dosi booster.
Quanto ai prossimi mesi, nella lettera Figliuolo consiglia di stare pronti a un eventuale allargamento della quarta dose, per ora prevista soltanto per gli immunodepressi. Per questo la struttura commissariale in questo periodo ha fornito alle Regioni un quantitativo di dosi tale da permettere una prima risposta ad un eventuale ampliamento della platea della quarta dose.

"Il rischio di non essere pronti non sarebbe accettabile"

Nella lettera il generale mette poi in guardia il ministero spiegando che "il rischio di non essere pronti non sarebbe accettabile".
"L'esperienza maturata dal sistema Paese testimonia l'importanza di essere lungimiranti e fedeli ai principi di massima precauzione, ponendo l'accento sulla concreta e immediata disponibilità di risorse", conclude Figliuolo nella lettera.

 

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