Verranno stanziati 50 milioni nel 2022 e altri 100 nel 2023. La questione degli indennizzi era già stata avanzata nelle scorse settimane dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha accolto con soddisfazione il recepimento della misura insieme ai colleghi della Lega, Erika Stefani e Massimo Garavaglia. “La nostra proposta finalmente viene accolta”, hanno commentato
Un fondo, finanziato con 50 milioni nel 2022 e altri 100 nel 2023, destinato agli indennizzi per gli eventuali danni legati ai vaccini anti-Covid. Si tratta di una delle novità emerse nel corso della cabina di regia su bollette e sostegni Covid. La misura, secondo quanto si apprende, dovrebbe entrare nel decreto.
Il commento della Lega
La questione degli indennizzi era già stata avanzata nelle scorse settimane dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha accolto con fiducia il recepimento della misura insieme ai colleghi della Lega, Erika Stefani e Massimo Garavaglia. “La nostra proposta finalmente viene accolta”, hanno commentato, sottolineando così “soddisfazione” per il via libera ad un fondo indennizzi previsto “per i vaccini non obbligatori” come quelli contro il Covid, introdotto adesso con il nuovo decreto Sostegni bis. Quella degli indennizzi per le conseguenze più gravi del vaccino, tra cui infermità e menomazioni permanenti, rappresenta infatti l’accoglimento dell’ordine del giorno, presentato dai salviniani e approvato anche dal resto della maggioranza in Senato pochi giorni fa, come riporta il “Corriere della Sera”.
Green pass, ecco dove non servirà
Intanto, è stato firmato il Dpcm che definisce l'elenco delle attività essenziali e dei servizi per accedere ai quali non servirà esibire il Green pass, introducendo così l’opportunità che vengano effettuati dai titolari dei negozi controlli a campione. In queste attività, infatti, senza certificato verde si potranno acquistare solo beni di prima necessità. Nella Dpcm si ribadisce che “nell'attuale contesto emergenziale” le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”. Viene così confermata l'esclusione delle tabaccherie, dove per comprare le sigarette o usufruire di altri servizi, servirà essere in possesso del Green pass. Il testo entrerà in vigore l'1 febbraio.