Covid, Agenas: occupazione terapie intensive cala in 7 Regioni

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Emerge dall'ultimo report, aggiornato al 19 gennaio, dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. A livello giornaliero il dato è segnalato in crescita solo in Basilicata (al 4%) e in Puglia (14%)

Continua ad essere stabile al 18% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid in Italia. Lo riferisce l’ultimo bollettino di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, aggiornato al 19 gennaio. A livello giornaliero il dato è segnalato in crescita solo in Basilicata (al 4%) e in Puglia (14%). La percentuale è in calo, invece, in 7 Regioni, Marche (al 21%), PA Bolzano (17%), PA Trento (21%), Piemonte (23%), Toscana (22%), Umbria (12%), Val d'Aosta (18%); mentre risulta stabile in Abruzzo (al 20%), Calabria (17%), Campania (12%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (24%), Lazio (22%), Liguria (19%), Lombardia (15%), Molise (3%), Sardegna (13%), Sicilia (20%), Veneto (18%). Sono sei le Regioni oltre la soglia del 20%: Friuli Ve, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Agenas: occupazione dei reparti stabile in Italia al 30%

 

La percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica risulta invece stabile al 30% in Italia. Il dato, ha rivelato il report, ha registrato un aumento in 24 ore in Abruzzo (31%), PA Bolzano (22%) e Sardegna (16%). La percentuale è in calo, invece, in Calabria (al 42%) e Molise (al 12%), mentre risulta stabile in 16 Regioni: Basilicata (25%), Campania (29%), Emilia Romagna (27%), Friuli Venezia Giulia (34%), Lazio (29%), Liguria (40%), Lombardia (35%), Marche (29%), PA Trento (29%), Piemonte (30%), Puglia (23%), Sicilia (36%), Toscana (26%), Umbria (31%), Val d'Aosta (57%) e Veneto (26%). In particolare, superano la soglia del 30% Abruzzo, Calabria, Friuli, Liguria, Lombardia, Sicilia, Valle d'Aosta, Umbria.

 

Health workers wearing overalls and protective masks at work in the intensive care unit of the hospital of Cremona amid the Covid-?19 coronavirus pandemic, in Cremona, northern Italy, 26 December 2021. Italian Premier Mario Draghi's government has brought in a series of new COVID-19 prevention measures, including the obligation to wear facemasks outdoors, due to the sharp upswing in contagion and the arrival of the Omicron variant. It was already mandatory for people to wear facemasks in enclosed public spaces. The government has also decide to close Italy's night clubs and dance halls and ban open-air parties that attract crowds of people until January 31. It has also reduced the duration of the 'Super Green Pass' health certificate for people who are vaccinated for the coronavirus from nine to six months. 
ANSA/ FILIPPO VENEZIA

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