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Vaccino bimbi, Cartabellotta a Sky TG24: "È sicuro. Serve comunicazione per vincere paure"

Salute e Benessere

Lo ha sottolineato, in un'intervista a "Timeline", Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Lo confermano "i dati che vengono dal milione di vaccinazioni effettuate in altri Paesi, cito in particolare gli Stati Uniti", ha aggiunto

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“Credo che i dati che vengono dal milione di vaccinazioni effettuate in altri Paesi, cito in particolare gli Stati Uniti, ci stanno dicendo che, al di là di quelli che sono gli studi utilizzati per l’approvazione, il vaccino contro il Covid-19, oltre a essere efficace, è sicuro nei bambini".
Lo ha dichiarato, in un'intervista a "Timeline" su Sky TG24, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Il problema "è che non siamo riusciti molto bene a prevenire quella che è l’esitazione vaccinale in alcune particolari fasce d’età, nel senso che abbiamo utilizzato tanta comunicazione di massa e poca comunicazione e persuasione individualizzata”, ha aggiunto, rispondendo alla domanda su cosa si può dire a quei genitori che, in questo momento, sono impauriti e scettici sul vaccinare i propri figli. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

L'importanza della comunicazione individualizzata

Cartabellotta ha poi ribadito l'importanza della comunicazione individualizzata nell'andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, facendo notare come le Regioni "che hanno utilizzato approcci individualizzati alla comunicazione" siano "quelle più avanti sia per la vaccinazione in generale che a livello di terza dose". "Dobbiamo sempre immaginare che tra l’indicazione del ministero della Salute, la somministrazione che poi avviene negli hub vaccinali piuttosto che dal medico di famiglia, c’è un’attività di comunicazione che non sempre può essere limitata a quella che viene fatta attraverso circolari piuttosto che in televisione o sui giornali, ma ci vuole una comunicazione one to one per vincere le paure, le incertezze”, ha spiegato il presidente della Fondazione Gimbe, sottolineando che questa è "la sfida più importante nella vaccinazione pediatrica". "I pediatri, uno ad uno, si devono fare carico di quello che è questo rapporto, che deve essere un po' da medico, un po' da psicologo, un po' da comunicatore sociale, perché se sbagliamo questa fase rischiamo di non riuscire a vaccinare una percentuale sufficientemente adeguata di bambini”, ha concluso.

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