Lo evidenziano i risultati di una ricerca pubblicata su Current Biology e condotta su 38 bimbi di età compresa tra 2 e 3 anni
Nei bambini piccoli un buon riposo favorirebbe l'apprendimento di parole nuove. È quanto emerso da un nuovo studio condotto dai ricercatori del Center for Mind and Brain della University of California, che ha osservato per la prima volta l'attivazione di specifiche regioni cerebrali durante il sonno mentre i bambini ascoltano inconsapevolmente parole apprese da poco. I risultati della ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista specializzata Current Biology, indicano che le aree del cervello che entrano in funzione durante il riposo dei bimbi sarebbero in grado di fissare nella memoria i termini appena appresi.
Lo studio su 38 bambini
Per compiere lo studio, il team di ricerca ha studiato l'influenza del sonno sull'apprendimento di nuovi vocaboli su un campione composto da 38 bimbi di età compresa tra 2 e 3 anni. Nello specifico, nella prima parte della ricerca i ricercatori hanno insegnato ai bambini parole inesistenti ma dal suono credibile con cui chiamare due oggetti e due pupazzi. Lo stesso test è stato ripetuto una settimana dopo. Nella seconda parte dello studio, i partecipanti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica, mentre nel sonno venivano riprodotte le parole inventate apprese di recente insieme a parole vere presenti nel vocabolario.
I risultati della risonanza magnetica
Analizzando i risultati delle risonanze magnetiche, il team di ricerca ha osservato un'attivazione dell'ippocampo e del lobo temporale mediale anteriore quando i bimbi venivano esposti ai termini inventati. "In esperimenti su adulti si è visto che l'ippocampo viene associato all'apprendimento e al richiamo di ricordi recenti. Il nuovo studio suggerisce che l'ippocampo ha un ruolo particolarmente importante già nello stabilizzare la memoria iniziale delle parole", ha spiegato Elliott Gray Johnson, tra i ricercatori che hanno condotto lo studio.