Si tratta di un disturbo che è molto più diffuso di quanto si creda, basti pensare che sono circa 70 milioni le persone nel mondo che ne soffrono, 1 milione solo in Italia
Il 22 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata della consapevolezza della balbuzie, un disturbo che è molto più diffuso di quanto si creda, basti pensare che sono circa 70 milioni le persone nel mondo che ne soffrono, 1 milione solo in Italia. Sono i numeri comunicati dalla dottoressa Chiara Comastri, Psicologa ex balbuziente e fondatrice di un metodo innovativo per il trattamento della balbuzie, denominato Psicodizione, che proprio in occasione di questa giornata sottolinea come, nonostante l'alta incidenza del disturbo, la balbuzie "rimane tuttora un argomento celato sotto un sottile velo di imbarazzo e indeterminatezza".
Webinar: “Le parole che mancano: Balbuzie e Informazione”
"Troppo spesso, parlarne crea disagio sia alla persona che ne soffre che a coloro che si trovano ad affrontare indirettamente questo problema - ha spiegato la dottoressa Comastri -. C’è davvero bisogno di liberarsi da questa paura, creando cultura e facendo buona informazione su tale tema. Il timore e il disagio derivano da una mancanza di conoscenza che dobbiamo tutti contribuire a colmare".
Incrementare la conoscenza e la consapevolezza sulla balbuzie è proprio l'obiettivo di questa ricorrenza internazionale, in occasione della quale Psicodizione ha organizzato un webinar, in programma alle ore 18.30, dal titolo “Le parole che mancano: Balbuzie e Informazione”. L'incontro verterà su un confronto tra esperti del settore sull’importanza di incrementare l’informazione riguardo alla problematica della balbuzie a livello scientifico, sociale, clinico e giornalistico e vedrà la partecipazione, tra gli altri, della dottoressa Chiara Comastri, di Ivano Zoppi, Segretario Generale di Fondazione Carolina che si occupa di prevenzione e contrasto ai fenomeni del cyberbullismo e del bullismo e di Giuseppe Parisi, Primario UOc Pediatria e Neonatologia Ospedale "Anna Rizzoli" di Ischia. Per l'occasione Psicodizione ha lanciato anche un video di sensibilizzazione con la voce di Pino Insegno.
Balbuzie: cos'è
Come spiegato sul portale dell'Istituto superiore di Sanità, la balbuzie è un disordine nel ritmo della parola a causa del quale la persona che ne soffre, pur sapendo esattamente cosa vorrebbe dire, non è in grado di concludere la frase a causa di arresti nell’articolazione delle parole, ripetizioni o prolungamenti di suoni a carattere involontario. Psicodizione sottolinea come le ultime ricerche di settore aiutano a comprendere meglio come, in realtà, questo sia un disturbo multifattoriale il cui manifestarsi dipende dalla combinazione di fattori linguistici, psico-emotivi, ambientali, fisiologici e organici.