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Green pass, corsa ai tamponi nelle farmacie: la situazione da Nord a Sud

Salute e Benessere
©Ansa

In vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro, prevista per domani 15 ottobre, è corsa ai tamponi nelle farmacie italiane per tutti coloro che non si sono vaccinati o non hanno contratto il virus. Dal Piemonte alla Puglia, ecco cosa sta succedendo in queste ore, tra richieste raddoppiate e agende già piene

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ll Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro, sia in ambito pubblico sia privato, diventerà obbligatorio a partire da venerdì 15 ottobre. Per tutti coloro che non hanno ricevuto il vaccino anti-Covid o non hanno contratto il virus, l'unica via per avere accesso alla certificazione verde è quella del tampone, da presentare ogni 48 ore, 72 nel caso di quelli molecolari. In media, si parla di due/tre tamponi a settimana e per questo, da Nord a Sud, è già partita la corsa, con un afflusso significativo di prenotazioni già segnalato in alcune Regioni italiane.

Piemonte, tamponi a pagamento in hotspot pubblici

Tamponi rapidi a pagamento nei fine settimana anche negli hotspot pubblici. E' questa la misura adottata dal Piemonte, in vista dell'obbligo legato al Green pass nei luoghi di lavoro, per supportare le farmacie e i laboratori privati che già in questi giorni stanno registrando un significativo afflusso di prenotazioni e richieste. “La campagna vaccinale è la priorità”, hanno sottolineato il governatore Alberto Cirio e all'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. “Ma, alla luce del rischio di attese sulla richiesta di tamponi per l'entrata in vigore dell'obbligo del Green pass lavorativo, potenziamo l'offerta per sostenere il territorio in questi primi giorni di assestamento”, hanno detto.

Liguria, a Genova file davanti alle farmacie

“Al momento ci sono code davanti alla farmacia. E' così da stamattina: finora avremmo fatto 200 tamponi circa e ci sono almeno un'ottantina di persone ancora in coda”. Lo ha riferito, all’agenzia Agi, Maria Josè Bruccoleri, direttamente dall’omonima farmacia di Sestri Ponente, una delle zone più popolose di Genova. Anche in Liguria, infatti, sono ore particolarmente calde, dato che molti lavoratori stanno ricorrendo al tampone, per accedere domani al luogo di lavoro. “Ci sono principalmente lavoratori, quasi tutti operai in coda che domani devono magari entrare in fabbrica”, ha spiegato Bruccoleri. “Lunedì mattina apriremo alle 6 per far entrare proprio gli operai”, ha confermato poi la farmacista, sottolineando come, per quanto riguarda i tamponi, “abbiamo prenotazioni fino a dicembre”. Per il tampone antigenico rapido si pagano 8 euro per i bambini e 15 per gli adulti: E sono stati pensati anche dei “pacchetti”: 20 tamponi al costo di 10 euro singolarmente, invece che 15.

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Toscana, a Firenze agende già piene

“Dall'avvio dell'anno scolastico abbiamo registrato un aumento delle richieste di tamponi e dall'inizio di questa settimana abbiamo raggiunto la saturazione delle agende che sono piene anche nei prossimi giorni”. Questa la testimonianza di Maria Vannuzzi, direttore delle farmacie comunali (Afam) di Firenze, che ha segnalato l'aumento della richiesta di tamponi, registrata soprattutto negli ultimi giorni nel capoluogo toscano. I primi posti disponibili sul sito delle quattro farmacie comunali di Firenze che offrono questo servizio sono, infatti, a fine mese. “A partire da domani prevediamo un ulteriore aumento. Per questo stiamo valutando come adattare la nostra offerta alla domanda crescente che ci sarà nei prossimi giorni”, ha aggiunto. Le farmacie comunali Afam, ha poi concluso Vannuzzi, “fanno 18-20 tamponi all'ora e abbiamo 75 ore settimanali che dedichiamo ai test”, ha spiegato.

Emilia-Romagna, richiesta raddoppiata di tamponi

In Emilia-Romagna si è registrato, invece, un cambio di rotta: il 5-10% di persone ancora indecise e non vaccinate ha infatti scelto, proprio in questi ultimi giorni, di vaccinarsi. Lo ha confermato all’Ansa il presidente di Federfarma Emilia-Romagna, Achille Gallina Toschi, che ha descritto la corsa ai tamponi in atto in queste ore. “Siamo stati tra i primi ad iniziare a fare i tamponi per il Covid nelle farmacie, da dicembre 2020, ed ora sono 950 le farmacie che aderiscono, ovvero oltre il 90%. In questi ultimi giorni però, come in altre Regioni registriamo una richiesta più che raddoppiata di tamponi: siamo infatti passati da 10mila a 20-30mila tamponi effettuati al giorno”, ha detto. “C'è stato un picco ma per ora la rete delle nostre farmacie sta reggendo bene”, ha continuato. E, proprio in vista della scadenza del 15 ottobre, “le prenotazioni sono aumentate e ne abbiamo già in agenda fino almeno a fine novembre, con molte persone che hanno già fissato le prenotazioni con cadenza ogni 48 ore”, ha aggiunto. Si tratta, nella maggior parte  dei casi, di “lavoratori di mezza età, non vaccinati spesso anche per paura o disinformazione”, ha riferito. Al momento, nella Regione, la situazione “è gestibile, ma non sappiamo cosa succederà da domani e quante persone senza prenotazione richiederanno il tampone per andare a lavorare”. Mentre, proprio per evitare il congestionamento, diverse aziende del territorio “hanno deciso di prolungare lo smart working fino a novembre”.

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Puglia, a Bari si pensa anche ad aperture straordinarie

Corsa ai tamponi anche in Puglia, dove molti cittadini di Bari hanno già chiesto alle farmacie “pacchetti” per eseguire più test, con l’obiettivo di prenotare l’esame ogni 48 ore. “Per domani abbiamo l'agenda delle prenotazioni già tutta piena”, ha spiegato Anna Carbonara, da una farmacia situata nel centro di Bari. “Si prevede una giornata incandescente, ma siamo pronti. Stiamo pensando anche ad aperture straordinarie la domenica mattina per andare incontro, per esempio, ai lavoratori che hanno turni che iniziano all'alba del lunedì”, ha detto ancora. Proprio nella farmacia, già da agosto, in concomitanza con l’aumentato dei turisti, è stata allestita una postazione dedicata solamente ai tamponi antigenici rapidi. “Le agende sono piene ma gestibili”, ha confermato il presidente dell'Ordine dei farmacisti locale, Luigi D'Ambrosio Lettieri. Anche in puglia, comunque, la previsione è quella di un significativo aumento delle richieste a partire da domani, “ma speriamo di non trovarci davanti ad un assalto. Siamo impegnati a governare una fase che può essere delicata, cercando di scongiurare criticità”, ha riferito.

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