Annunciati i tre progetti vincitori del bando clinico Telethon-Uildm dedicato alle distrofie: a coordinarli saranno Stefano Previtali dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, Elena Pegoraro dell’Università di Padova e Marika Pane del Policlinico Gemelli di Roma
Supportare i progetti collaborativi, condotti in rete tra i principali esperti del settore, per consolidare le conoscenze sulla storia naturale delle distrofie muscolari e ottimizzare le terapie. Questo è l'obiettivo del bando clinico Telethon-Uildm dedicato a queste patologie, per un totale di 913mila euro. In una nota Fondazione Telethon ha annunciato i tre progetti vincitori: a coordinarli saranno Stefano Previtali dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, Elena Pegoraro dell’Università di Padova e Marika Pane del Policlinico Gemelli di Roma, con il coinvolgimento di 35 ricercatori clinici e 17 centri di riferimento sull’intero territorio nazionale: Torino, Bologna, Bosisio Parini (Lecco), Genova, Milano, Pavia, Pisa, Napoli, Roma, Messina.
I tre progetti vincitori
Tra i vincitori c'è il progetto guidato da Stefano Previtali che si concentrerà sulla distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica caratterizzata dal progressivo deterioramento dei muscoli scheletrici e respiratori, oltre che del cuore. E in particolare sulla caratterizzazione clinica dei pazienti che presentano la mutazione nota come DupEx2.
Anche lo studio coordinato da Marika Pane si focalizzerà sulla distrofia di Duchenne, ma con un focus sui pazienti che hanno perso la capacità di camminare autonomamente. Il terzo progetto vincitore del bando, quello coordinato da Elena Pegoraro dell’Università di Padova, si concentrerà invece sulla distrofia di Becker. "L’alleanza tra Uildm e Fondazione Telethon ha portato a un nuovo risultato, nel sostegno a questi progetti di alto valore scientifico sulle distrofie di Duchenne e Becker - ha dichiarato Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)-. Lo ripetiamo sempre: non c’è miglioramento della qualità della vita senza ricerca e non può esserci ricerca senza il supporto concreto di migliaia di volontari e persone con malattie neuromuscolari che credono fortemente nelle nostre azioni ogni giorno. Questo è l’impegno di Uildm da 60 anni: nella ricerca è la nostra speranza".
"Oggi la comunità delle persone con malattie neuromuscolari può beneficiare della competenza di una rete di scienziati che rappresentano l'eccellenza nel campo e lavorano insieme per garantire l'avanzamento della ricerca", ha concluso Francesca Pasinelli, direttrice generale di Fondazione Telethon.