Il documento, disponibile in formato cartaceo o digitale, consente ai cittadini dell'Ue di varcare i confini nazionali e non essere più soggetti a restrizioni, a condizione di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti: aver completato il ciclo vaccinale, essere risultati negativi a un tampone, oppure essere guariti dal Covid-19 e avere sviluppato gli anticorpi
Il green pass europeo entra ufficialmente in vigore da oggi, primo luglio, a soli tre mesi e mezzo dal primo annuncio di Bruxelles. Il documento, disponibile in formato cartaceo o digitale, consente ai cittadini dell'Ue di varcare i confini nazionali e non essere più soggetti a restrizioni, a condizione di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti: aver completato il ciclo vaccinale, essere risultati negativi a un tampone, oppure essere guariti dal Covid-19 e avere sviluppato gli anticorpi. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Bruxelles: "Si usi pure per concerti e ristoranti"
Il certificato europeo punta dunque ad agevolare il turismo della stagione estiva ormai in corso dopo la paralisi causata dalla pandemia, ripopolando spiagge, città, montagne e luoghi d'arte, e ad abbandonare le vecchie restrizioni. Ma non solo: rispetto all'idea iniziale di usarlo soltanto per i viaggi, ora Bruxelles invita gli Stati membri ad accordarsi per adoperare il documento per garantire in sicurezza l'ingresso a concerti, festival, teatri e ristoranti.
I nodi ancora da sciogliere
La corsa dell'Europa per salvare l'estate taglia dunque il traguardo, ma non mancano i nodi ancora da sciogliere per questo "certificato verde", a partire dalla sua validità. La prova di vaccinazione nella maggior parte dei Paesi vale quattordici giorni dopo aver ricevuto la seconda dose (o la dose unica, per i monodose), ma per esempio in Austria viene riconosciuta soltanto dopo 22 giorni. Anche per i risultati negativi dei tamponi non c'è una linea comune: sono accettati a seconda dei Paesi tra le 72 e le 48 ore precedenti al viaggio. Inoltre, c'è ancora la possibilità di incorrere in eccezioni e misure unilaterali come quarantene e divieti per l'ingresso e l'uscita sui diversi territori nazionali, perché le raccomandazioni stabilite a livello europeo non sono vincolanti. Infine, lo spettro di un altro picco di contagi causato dalla variante Delta, potrebbe velocemente cambiare il quadro epidemiologico e le regole nel Continente, riproponendo divisioni.
Von der Leyen: "Già generati oltre 200 milioni di green pass"
"Il Certificato Digitale Europeo Covid è il simbolo di un'Europa aperta e sicura che si sta aprendo con cautela mettendo al primo posto la tutela della salute dei nostri cittadini". Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione dell'entrata in vigore oggi del green pass. "La stragrande maggioranza degli Stati membri dell'Ue è già collegata al sistema" del green pass ed "è pronta a rilasciare e verificare i certificati. Sono già stati generati più di 200 milioni di certificati. A marzo, abbiamo promesso di avere un sistema a livello dell'Unione europea per facilitare i viaggi gratuiti e sicuri all'interno dell'Unione entro le vacanze estive. Ora possiamo confermare che il sistema di certificazione digitale Covid dell'Ue è attivo e funzionante. Stiamo aiutando gli europei a recuperare la libertà che apprezzano tanto", ha aggiunto.