Origine Covid, studio: trovate le sequenze cancellate del virus

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Sarebbero state intenzionalmente rimosse dall'archivio delle sequenze dei National Institute of Health (Nih) "per oscurarne l'esistenza". La scoperta, descritta su Biorxiv e non ancora vagliata dalla comunità scientifica, si deve al ricercatore americano Jesse Bloom del Fred Hutchinson Cancer Research Center

"L'origine e la diffusione precoce di Sars-CoV-2 rimangono avvolte nel mistero". Inizia così l'articolo, pubblicato su Biorxiv e non ancora vagliato dalla comunità scientifica, in cui il ricercatore Jesse Bloom del Fred Hutchinson Cancer Research Center ha presentato i risultati di un'accurata attività di indagine che potrebbe gettare nuova luce sugli "albori" della pandemia di Covid-19.
Lo scienziato americano ha annunciato di aver identificato i dati che contengono sequenze del virus che risalgono all'inizio dell'epidemia di Covid-19 a Wuhan, che sarebbero stati intenzionalmente rimossi dall'archivio delle sequenze dei National Institute of Health (Nih) americani. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Ricostruite le sequenze parziali di 13 virus

Bloom, come si legge nel documento, ripreso anche dal sito della rivista Science, sarebbe riuscito a recuperare i file cancellati da Google Cloud e a ricostruire le sequenze parziali di 13 virus dei primi tempi dell'epidemia di Covid-19.
Secondo la ricostruzione effettuata dallo scienziato, un gruppo di ricercatori cinesi avrebbe raccolto campioni di virus dai primi malati di Covid-19 a Wuhan e pubblicato le sequenze virali sulla banca dati americana Sequence Read Archive, per poi rimuovere i dati qualche mese più tardi "per oscurarne l'esistenza". Bloom sostiene di aver chiesto ai ricercatori cinesi dell'ospedale universitario Renmin di Wuhan il perché della rimozione dei dati dal database americano, senza però ottenere risposta.
Ma nuovi dettagli in merito arrivano direttamente dal Nih, che in una nota spiega che le sequenze sono state rimosse su richiesta del ricercatore cinese, che aveva spiegato che le informazioni sulle sequenze erano state aggiornate e sarebbero state pubblicate su un'altra banca dati.

Bloom: "Nuove prove: virus a Wuhan prima di dicembre"

Come si legge su Science, "per alcuni ricercatori queste affermazioni rinforzano i sospetti sul fatto che la Cina abbia qualcosa da nascondere sulle origini della pandemia, mentre per molti altri fanno molto rumore per nulla, perché i ricercatori cinesi hanno pubblicato piú tardi le informazioni sul virus in una forma diversa e le sequenze di virus ora recuperate aggiungono ben poco a ciò che giá si sa sulle origini di questo coronavirus". Secondo Bloom, queste nuove sequenze virali sono solo un piccolo tassello di un puzzle molto piú grande ancora non completo, ma senz'altro aggiungono "prove ulteriori che il virus stesse circolando a Wuhan prima di dicembre"

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