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Covid, Villani a Sky TG24: "Dopo l'ok dell'Ema vaccino ai giovani in tempi brevi"

Salute e Benessere

Il presidente della Società Italiana di Pediatria in vista del via libera dell'Agenzia europea, previsto entro venerdì: “Il vaccino è l’unica opzione che si ha per difendersi da un’infezione che ha dimostrato la sua gravità anche nell’età evolutiva, ci sono stati dei casi che hanno avuto delle forme gravi”. Poi sull'obbligo vaccinale: "Ricordiamoci che coloro che si oppongono alle vaccinazioni, a cui andrebbe dedicato molto più tempo educandoli, sono veramente un’esigua minoranza"

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Dopo l’ok dell’Ema - previsto entro venerdì - al vaccino anti Covid per i ragazzi fra i 12 e i 15 anni, “inizieremo a vaccinare i ragazzi in tempi brevi. Dipenderà da chi ha il governo della situazione, però i recenti progressi fatti nella vaccinazione della popolazione ci rendono ottimisti sui tempi”. A dirlo, ospite a Buongiorno su Sky TG24, è Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria, che ricorda: “Il vaccino è l’unica documentata e certa opzione per difendersi da un’infezione che ha dimostrato tutta la gravità di cui sa essere responsabile soprattutto negli anziani, e nell’età adulta. Ma non dobbiamo dimenticare che, seppur eccezionalmente, anche nell’età evolutiva purtroppo ci sono stati dei casi che hanno avuto delle forme gravi" (COVID: AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LO SPECIALE VACCINO).

"Non è vero che non ci possono essere vittime nell'età evolutiva"

Parlando della malattia nei più giovani, Villani spiega: "Faccio riferimento alla cosiddetta MisC, ossia l’infiammazione multiorgano nei bambini che può necessitare di cure intensive. Che questo in Italia venga affrontato in maniera egregia dal nostro sistema sanitario nazionale è un fatto, ma non è assolutamente vero che questa gravissima infezione non possa mietere vittime nell’età evolutiva come è successo e sta succedendo in Brasile, India e laddove le condizioni assistenziali sono meno favorevoli”. “È un tipo di germe - dice ancora Villani - che non può essere preso sottogamba. È importante avere un’opzione che oltretutto è sicura e garantisce dal rischio di contrarre forme gravi e potenzialmente mortali”.

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“Effetti collaterali sui giovani? Esiste l’eventualità”

Interpellato poi sulla possibilità di effetti collaterali anche nei più giovani, Villani dice: “L’eventualità esiste, ma va sempre ricordato che questa pandemia in Italia ha provocato oltre 125.000 morti. Ricordiamoci sempre quando parliamo di vaccinazioni che stiamo combattendo un nemico che fino a pochi giorni fa mieteva più di 300 vittime al giorno solo in Italia”.

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“Chi si oppone al vaccino è un’esigua minoranza”

“L’obbligo vaccinale è extrema ratio - dice ancora Villani - Ma è sorprendente pensare che una malattia che ha mietuto tante vittime e causato una pandemia abbia necessità di un obbligo. Ricordiamoci che coloro che si oppongono alle vaccinazioni, a cui andrebbe dedicato molto più tempo educandoli, sono veramente un’esigua minoranza. Mentre c’è una fascia più ampia che necessitano di corrette informazioni, per arrivare così ad una vaccinazione cosciente e motivata”. Secondo il presidente della Società italiana di Pediatria, introdurre l’obbligo vaccinale “rappresenta sempre di fatto una sconfitta per un sistema sanitario evoluto. Quello a cui bisogna puntare è un’adesione partecipe e convinta, che viva la vaccinazione come un’opportunità, un privilegio ma questo si può raggiungere soprattutto facendo educazione sanitaria nelle scuole”. “Oggi - ricorda poi Villani - inizia il nostro 76° Congresso italiano di pediatria, dove parleremo anche di vaccinazioni e di ciò che è accaduto in questo anno in cui c’è stato un calo delle vaccinazioni, dovuto in buona parte al fatto che molte delle energie erano orientate all’assistenza ai pazienti affetti da Covid, è quindi molto importante diffondere la cultura vaccinale che deve essere vissuta come un vantaggio”.

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“Realistico che da luglio la mascherina non sarà più richiesta”

Interpellato poi sull’ipotesi che venga tolto l’obbligo della mascherina a breve, Villani spiega: "È auspicabile e verosimile. Se continua questo andamento epidemiologico e soprattutto se si riesce a raggiungere il numero di soggetti vaccinati, e sembra che ci sano tutte le premesse per farlo, credo che sia realistico pensare che da metà luglio non sarà più richiesta, soprattutto all’aperto”. I “dati epidemiologici estremamente confortanti. L’Rt - ricorda Villani - sta raggiungendo in tutta Italia i 50 per 100mila, che rappresenta un’ottima prospettiva. Chi ha poteri decisionali ci ha fatto sapere che dal 15 luglio non ci sarà bisogno della mascherina, penso quindi che si vada incontro ad un stagione estiva con misure che consentano una socialità sicura e tranquilla”.

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