Anemia da protesi valvole cuore, diagnosi non sempre tempestiva e corretta

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Lo segnala Aldo Cannata, del Cardiocenter dell'Ospedale Niguarda in una review sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), che esamina le conoscenze attuali sull'emolisi intravascolare meccanica nella malattia valvolare

In una review sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), Aldo Cannata, del Cardiocenter dell'Ospedale Niguarda ha parlato nel dettaglio dell'"emolisi intravascolare meccanica", una complicanza che può interessare i pazienti con protesi valvolare cardiaca, anche i distanza di tempo dall'intervento chirurgico di impianto. In particolare, l'esperto segnala come talvolta la sua diagnosi non sia tempestiva e corretta.

Anemia emolitica da protesi valvole cuore: cos'è

Questa condizione può essere causata dalla frammentazione dei globuli rossi quando questi penetrano in "passaggi" impervi creati per due differenti motivi: l'infezione della protesi, o il semplice cedimento meccanico dei tessuti sui cui la protesi è stata attaccata. Il sangue, spiega Cannata, "forzato a passare attraverso di esse, viene esposto ad un intenso trauma che danneggia i globuli rossi. A sua volta questo provoca anemia".
Solitamente, come viene precisato nell'articolo che esamina le conoscenze attuali sull'emolisi intravascolare meccanica nella malattia valvolare, la gravità di questa condizione è lieve. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere pericolosa per la vita dei pazienti, potendo richiedere trasfusioni multiple di sangue e la dialisi.

Anemia emolitica: come viene diagnosticata

L'anemia emolitica viene diagnosticata tramite periodici esami del sangue. Quando questa complicanza si presenta nei portatori di protesi, spesso i sintomi comprendono  affanno e stanchezza di nuova insorgenza.
"Tuttavia dal momento che l'anemia può avere anche altre cause come il sanguinamento gastrointestinale, la diagnosi corretta potrebbe arrivare in ritardo e il paziente essere sottoposto ad esami inutili come la colonscopia", precisa Cannata. Invece, "in caso di anemia di nuova insorgenza in un portatore di protesi valvolare è sufficiente effettuare un esame del sangue - la determinazione della lattato deidrogenasi (LDH) sierica - per poter indirizzare rapidamente il sospetto diagnostico verso l'anemia emolitica".
Per confermare la diagnosi basta effettuare un altro esame, basato sullo striscio di una goccia di sangue su un vetrino.

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