Ue, da oggi primi test al sistema digitale dei pass Covid, si parte il 1 Giugno

Salute e Benessere

La fase di prova riguarderà da qui alle prossime tre settimane l'interoperabilità delle strutture che produrranno i pass, il caricamento e il download dei dati, dal 1 ° giugno gli Stati potranno caricare le informazioni reali e domani riunione del Consiglio Affari Generali Ue

Tecnicamente bisognerà aspettare il 1 giugno per verificare la funzionalità del pass verde digitale, ma oggi in Islanda e in 18 stati europei è ufficialmente iniziata la fase dei test del certificato che consentirà ai cittadini di riprendere a viaggiare fuori dai confini nazionali. L'annuncio è arrivato da un portavoce dell'Esecutivo comunitario che ha spiegato che la fase di prova riguarderà da qui alle prossime tre settimane l'interoperabilità delle strutture che produrranno i pass, il caricamento e il download dei dati. "Finora non usiamo dati reali - ha spiegato - ma dati prova, dal primo giugno gli Stati membri caricati dati reali". Tra gli Stati che da oggi iniziano i test ci sono Italia, Francia, Malta, Olanda, Lussemburgo, Estonia, Svezia, Croazia, Bulgaria, Spagna, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Grecia. Il certificato digitale avrà un codice Qr, inserito nell'app nazionale sul Covid che certificherà le tre possibili condizioni: l'avvenuta vaccinazione del portatore, il risultato negativo del tampone o la guarigione in caso di contrazione pregressa dell'infezione.

Tempistiche del Pass UE

"Il Digital green pass è sulla buona strada, i lavori stanno andando secondo programma e sarà pronto per questa estate - ha annunciato il portavoce del Consiglio Europeo - Alcuni degli stati hanno chiesto periodi di transizione, le trattative a riguardo sono in corso ma siamo fiduciosi di finire i lavori entro il periodo di tempo di cui abbiamo sempre parlato. "

L'intesa potrebbe essere trovata già a metà maggio, permettendo così di completare i vari passaggi necessari per giugno. La questione sarà discussa domani dai ministri dei 27 al Consiglio affari generali Ue, e subito dopo ci sarà un nuovo negoziato tra Parlamento e Consiglio europeo con l'obiettivo di arrivare a un'intesa sul regolamento da adottare.

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Consiglio vs Parlamento Ue

Sul Digital Green Pass Consiglio e Parlamento europeo hanno posizioni diverse. Per gli eurodeputati il ​​certificato dovrà avere validità al massimo di un anno, non dovrà essere considerato un documento di viaggio ma un diritto per tutti i cittadini, facile da ottenere. Il problema restano i vaccini a cui non tutti hanno accesso per via della carenza di dosi. Il Parlamento ritiene inoltre che con l'adozione del certificato verde gli stati membri non possano imporre altre restrizioni alla libera circolazione. Il Consiglio invece ritiene più prudente riservare la possibilità a uno stato di prendere misure di precauzione supplementare in caso di circostanze particolari.

Pass nazionali 

Alcuni paesi hanno già un pass interno. È il caso della Danimarca. In Francia è sperimentato dal 19 aprile per i voli con la Corsica. Per Emmanuel Macron sarebbe «assurdo non utilizzarlo nei luoghi affollati», come stadi, festival, fiere o esposizioni. Ma non sarà «mai un diritto di accesso che differenzia i francesi» ha precisato il presidente, cioè non servirà per la vita di tutti i giorni, come andare al bar. In Germania, alcuni Länder lo hanno imposto, ma i clienti hanno disertato i negozi. In Italia il Green Pass nazionale è attivo dallo scorso 26 aprile e consente di spostarsi  liberamente tra le Regioni di colore diverso. Dal 15 maggio anche i turisti stranieri potranno utilizzare il Certificato per entrare liberamente in Italia senza dover trascorrere 15 giorni in quarantena. 

 

 

 

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