La scelta, portata avanti dal primo cittadino Gregory Doucet, è stata adottata per “snellire e accelerare il servizio” della mensa, “rallentato dalle restrizioni legate all'emergenza coronavirus”. La decisione ha scatenato la polemica da parte di più fronti. “Per me non c'è posto per discutere, ma attenzione alla dieta dei bambini", ha sottolineato il ministro della Salute, Olivier Véran
In Francia è polemica dopo la decisione del primo cittadino di Lione, Gregory Doucet del partito dei Verdi, di eliminare la carne dai menù delle mense scolastiche. Il sindaco, come riporta anche un articolo della “Bbc”, ha spiegato che la scelta è stata presa nell’ambito di operazioni che hanno l’obiettivo di “snellire e accelerare il servizio, rallentato dalle restrizioni legate all'emergenza coronavirus”. Ma da più fronti, anche dal governo francese, si è aperta la discussione sul fatto che così si possa mettere a rischio la salute dei bambini.
Lo scontro politico
"Smettiamo di mettere l'ideologia nel piatto dei nostri figli", ha scritto il ministro dell'Agricoltura, Julien Denormandie, dopo che la polemica è scoppiata. "Diamo loro solo ciò di cui hanno bisogno per crescere bene. E la carne ne fa parte", ha aggiunto in un post su Twitter. Il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin ha affermato che si tratta di un "insulto inaccettabile" per gli agricoltori e i macellai francesi, mentre a gettare acqua sul fuoco ci ha pensato il ministro della Salute, Olivier Véran, come riportano le agenzie di stampa locali. "Non c'è bisogno di litigare. Capisco che nelle famiglie in difficoltà, carne e pesce possono risultare costosi, ma quando iscrivi tuo figlio alla mensa della scuola cogli anche un'opportunità affinchè il bambino consumi alimenti che sono importanti in una dieta nutritiva", ha detto. "A parte questo, non sono scioccato dal fatto che possiamo offrire menù senza carne o pesce a scuola. La domanda è qual è la motivazione di fondo. Per me non c'è posto per discutere, ma attenzione alla dieta dei bambini", ha poi aggiunto.
La difesa del sindaco
Intanto il sindaco di Lione si è difeso. "Non siamo all’interno di un'operazione per promuovere il vegetarianismo o il veganismo poiché offriremo proteine animali ai bambini ogni giorno", con l’inserimento di pesce e uova nei menù, ha spiegato Doucet, interrogato in consiglio municipale dall’opposizione che lo accusava di portare avanti un’"ideologia anti-carne". La giunta ha spiegato poi che su richiesta dell’Éducation Nationale, deve essere rispettata una distanza di due metri tra i bambini presenti in mensa, il che equivale a sfamare meno studenti contemporaneamente. L'utilizzo temporaneo del menù unico mira a snellire il servizio in modo che tutti i pasti, circa 29.000 al giorno, possano essere serviti durante l'ora prevista per il pranzo. "Non c'è ideologia, solo buon senso pratico. Il resto è solo controversia politica", ha aggiunto Doucet.