Mamme, la nascita del primo figlio riduce il numero di passi quotidiani. Lo studio
Salute e BenessereA suggerirlo sono i risultati di una nuova ricerca condotta dall'Università di Jyväskylä, dalla quale non è emerso un effetto statisticamente significativo sul numero di passi effettuati quotidianamente dai neo-papà
La vita spesso e volentieri riserva dei cambiamenti, più o meno importanti, che vanno ad influenzare la qualità e la quantità dell'attività fisica giornaliera. A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto dall'Università di Jyväskylä, dal quale è emerso come la nascita di bambini, il cambio di residenza, lo stato civile o il luogo di lavoro comportino un'alterazione del numero di passi quotidiani eseguiti dai protagonisti del cambiamento.
In particolare un'analisi condotta dalla Facoltà di Sport e Scienze della salute dell'ateneo ha rilevato che la nascita del primo figlio riduce significativamente il numero di passi quotidiani nelle donne. Mentre, in media, si osserva un aumento con la nascita del secondo figlio.
Nascita dei figli: gli effetti sul movimento degli uomini
Dallo studio, pubblicato sul Journal of Physical Activity and Health, non è emerso un effetto statisticamente significativo sul numero di passi effettuati quotidianamente dagli uomini. Tuttavia, come precisato dal ricercatore Kasper Salin, con la nascita del primo e del secondo figlio la quantità di "passi aerobici" degli uomini, ovvero di quei movimenti di maggiore durata (con una frequenza di almeno 60 passi al minuto), importanti per la salute cardiovascolare, "diminuisce seppur lievemente anche negli uomini", mentre si osserva un aumento dei passi quotidiani con la nascita del secondo figlio.
Per aumentare il movimento quotidiano, gli esperti consigliano di prestare attenzione alle scelte di tutti i giorni e, ad esempio, di scegliere di utilizzare le scale invece dell'ascensore o andare di piedi in un negozio invece di prendere la macchina.
Attività fisica: l'impatto del cambio di residenza
Lo studio ha anche esaminato l'impatto che il proprio luogo di residenza e il suo eventuale cambiamento ha nel movimento quotidiano. In particolare, è emerso che il passaggio dalla città alla campagna sembra essere associato a una riduzione dei passi quotidiani nelle donne, ma nessun effetto simile è stato osservato per gli uomini.
Per le donne, è stata osservata una riduzione dei "passi aerobici" anche con cambiamenti nell'occupazione. In generale, chi lavora tende a camminare meno durante il giorno.