Gli esperti della Società italiana di diabetologia (Sid), dell’Associazione medici diabetologi (Amd) e della Società italiana di scienze motorie e sportive (Sismes) hanno stilato delle nuove linee guida per l’attività fisica dei pazienti
Trenta minuti di attività fisica al giorno, a intensità moderata o superiore, possono portare dei benefici alla salute psico-fisica delle persone con diabete. Lo indicano le nuove linee guida pratiche sulla camminata per i pazienti con diabete di tipo 2, realizzate dalla Società italiana di diabetologia (Sid), dall’Associazione medici diabetologi (Amd) e dalla Società italiana di scienze motorie e sportive (Sismes). Gli esperti invitano i pazienti meno abituati all’attività fisica a iniziare a muoversi gradualmente, per poi inserire in un secondo momento delle sessioni di allenamento ad alta intensità, alternate a dei periodi di recupero. L’attività da privilegiare è la camminata all’aperto perché, rispetto a quella effettuata al chiuso su un tapis roulant, offre un maggior benessere psico-fisico associato all’attività motoria.
I benefici del nordic walking
Tra le attività all’aperto consigliate ai pazienti con diabete di tipo 2 c’è anche il nordic walking con le racchette usate in diagonale, che è stato presentato nel coso del 28esimo Congresso nazionale Sid. Questa forma di camminata, infatti, aumenta il dispendio calorico del 20-25% rispetto a quella ordinaria. Anche i pazienti in sovrappeso o obesi con diabete di tipo 2 possono ottenere dei benefici dalla camminata, evitando però salite o discese con pendenza superiore al 5% e introducendo un periodo di riposo adeguato dopo ogni 15 minuti di esercizio.
Le alternative alla palestra
Francesco Purrello, il presidente della Sid, spiega che spesso i diabetologi si sentono dire dai pazienti frasi come: “Mi piacerebbe iscrivermi in palestra, ma non trovo mai il tempo, ci vado le prime due o tre volte e poi non riesco”. Molte persone con diabete vedono delle difficoltà quasi insormontabili al solo pensiero di dover introdurre l’attività fisica nella loro routine quotidiana. In realtà, il documento preparato da Sid, Amd e Sismes dimostra che anche le pratiche più semplici, come la camminata, possono essere molto utili, se praticate seguendo i consigli degli esperti. “Il nostro auspicio è ovviamente quello di poter validare e certificare in tutta Italia dei percorsi dove le persone con diabete possano svolgere questo tipo di attività”, aggiunge Ernesto Rossi, responsabile nazionale per la prevenzione per l’Amd.