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Vaccino, Villani (Cts): “Il modello italiano sta funzionando bene”

Salute e Benessere
©Fotogramma

Lo ha detto, nel corso di un intervento televisivo, il presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), sottolineando comunque che "le valutazioni sulla campagna vaccinale devono esser fatte dopo qualche settimana”

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"Il modello italiano sta funzionando bene e sono fiducioso che le cose andranno anche meglio nelle prossime settimane". Con queste parole Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), ha descritto la situazione attuale nel nostro Paese, in riferimento alla campagna vaccinale anti-Covid iniziata ormai da alcuni giorni. Lo ha detto nel corso di un intervento durante la trasmissione “Agorà”, in onda su Rai Tre, sottolineando anche che "le valutazioni sulla campagna vaccinale devono esser fatte dopo qualche settimana” e che l’Italia, al momento, “è al secondo posto in Europa per dosi somministrate".

L’indice Rt in relazione ai dati più recenti

Villani ha poi commentato i dati recenti riguardanti i nuovi contagi in Italia, con 14.245 nuovi casi solo ieri, 3 gennaio. "Resta il principio che il virus si diffonde tanto più quanto meno si sta attenti", ha detto. "Abbiamo visto che nei giorni precedenti il periodo natalizio non c'è stata quella attenzione anche avevamo ben chiara", ha quindi aggiunto il membro del Cts. E, rispetto al leggero rialzo dell'indice Rt evidenziato dalle ultime stime degli esperti, il presidente della Sip ha spiegato che, "l'Rt è il numero medio di infezioni trasmesse da ogni individuo, è importante, ma è utile considerare anche un altro parametro, da sempre valutato, ma di cui si parla meno, che è il principio di incidenza, ovvero quanti casi di malattia ci sono in un determinato periodo di tempo”, ha spiegato. “Si è visto, per questa malattia, che se questo indice supera i 50 casi ogni 100.000 abitanti per 7 giorni, significa che le cose non stanno andando bene", ha quindi aggiunto, lanciando un monito. "Si possono fare tantissime norme, ma se ci si scorda di non assembrarsi, questo vanifica tutto".

I richiami del vaccino  

A proposito del vaccino anti-Covid, Villani ha affermato di essere "stato vaccinato, lavorando in ospedale” e occupandosi anche di pazienti Covid, motivo per cui “è rientrato nella categoria da vaccinare". Quindi, rispetto al caso della dottoressa di Siracusa, infettata dopo aver ricevuto la prima dose da vaccino, Villani ha voluto specificare: "E' nozione ben acquisita che moltissime vaccinazioni si avvalgono anche di richiami. Per quanto riguarda questo vaccino, si fa una prima dose, dal 21mo giorno si fa una seconda dose, e si è visto che deve passare un'ulteriore settimana per far sì che l'organismo possa difendersi dal virus, quindi complessivamente dalla prima dose passa circa un mese". In merito tra l’altro, come spiegato anche in una nota, è intervenuto l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) che ha confermato la piena efficacia del vaccino anti-Covid una settimana dopo la seconda dose. "L'efficacia del 95% riscontrata dagli studi clinici si riferisce a una settimana dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo".

La scuola “deve essere baluardo finale”

Un tema trattato nel corso dell’intervista è stato, poi, anche quello legato alla scuola. "La scuola deve essere il baluardo finale: per arrivare a pensare che debba essere chiusa, troppe altre cose prima dovrebbero essere chiuse”, ha detto. “Va protetta, perché non va dimenticato un aspetto fondamentale, ovvero i danni connessi a questa situazione: non c'è solo un problema Covid, c'è anche un problema legato anche a mancata socialità e attività che chi è in età evolutiva non sta facendo, e questo arreca danni". La scuola stessa, ha poi rimarcato Villani, "rappresenta uno degli esempi di eccellenza del modello italiano, in nessun'altra nazione sono state adottate quelle misure che hanno fatto sì che, come dimostrato in un lavoro scientifico internazionale, la scuola è un luogo sicuro, dove non c'è contagio e non ci sono cluster, grazie alle misure adottate". Infine, il membro del Cts ha sottolineato l'importanza dell'educazione sanitaria nella scuola: "Non avremmo dubbi sulla efficacia dei vaccini se facessimo educazione sanitaria adeguata dalla materna ai licei", ha detto.

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