“Rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l'unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia”, ha detto Antonella Franco, direttore del reparto Malattie Infettive dell'ospedale Umberto I di Siracusa, una delle prime ad essere sottoposta al vaccino e che ieri è stata ricoverata. “Il vaccino diventa completamente protettivo dopo la seconda dose”, ha ricordato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli
La dottoressa Antonella Franco, direttrice del reparto Malattie Infettive dell'ospedale Umberto I a Siracusa, che sei giorni fa a Palermo aveva ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid, è risultata positiva al coronavirus. Secondo quanto confermato dall'Azienda sanitaria provinciale la dottoressa Franco, che fa parte del gruppo di operatori sanitari in prima linea nella lotta al Coronavirus, era stata una delle prime ad essere sottoposta al vaccino. Ieri è stata ricoverata ma al momento sembra esclusa una correlazione tra il vaccino e la positività al coronavirus: il sospetto è che la donna potesse già avere in incubazione l'infezione senza accusare alcun sintomo. La somministrazione del vaccino non dà infatti l'immunità completa dopo la prima dose e per avere una protezione totale è necessario il richiamo, e quindi bisogna aver ricevuto anche la seconda dose. Un meccanismo spiegato alcuni giorni fa, in riferimento ad un altro caso, da Roberto Burioni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - PILLOLE DI VACCINO)
Iss: "Piena efficacia una settimana dopo la seconda dose"
In particolare, spiega in una nota l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), la piena efficacia del vaccino anti-Covid si ha una settimana dopo la seconda dose. "L'efficacia del 95% riscontrata dagli studi clinici - si legge - si riferisce a una settimana dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo". L'Iss rileva inoltre che, "sebbene anche dopo la prima dose è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l'inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall'iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose, ha il compito di rinforzarla e renderla più prolungata".
Sullo stesso punto si è espressa anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), precisando che per il vaccino attualmente somministrato in Italia l'efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose. "Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall'infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro - rileva l'Aifa sul suo sito - devono continuare ad adottare le misure di protezione anti Covid-19".
Locatelli: “Vaccino completamente protettivo dopo la seconda dose”
Anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, spiega come la protezione immunitaria dall'infezione da virus SarsCoV-2 diventi completa solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid-19. "Negli articoli scientifici è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva – spiega Locatelli - E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati". (GLI AGGIORNAMENTI SUL VACCINO - INFOGRAFICHE -PODCAST)
La dottoressa: “Lo rifarei”
Secondo quanto emerso la dottoressa, che si sottoponeva in maniera regolare a tampone, nei giorni scorsi si è recata a Palermo per la somministrazione del vaccino. Al momento non risultano casi simili tra gli altri sanitari che hanno viaggiato sullo stesso pullman. L'Azienda sanitaria provinciale ha avviato comunque i controlli tra operatori, familiari e chi è entrato in contatto con il personale sanitario.
"Sono risultata positiva al Covid, ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l'unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l'avessi fatto, il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile", ha detto la dottoressa Franco. "Proprio il vaccino, che produce una proteina Spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione", ha spiegato.
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