Lo ha comunicato il sito della Prefettura del dipartimento delle Landes, nel Sud-Ovest dell'Hexagone, che ha segnalato la diffusione di “un'influenza aviaria altamente patogena di tipo H5N8”. Tra le precauzioni prese dalle autorità locali, anche quella di inserire 40 Comuni in una speciale zona di protezione
“Mercoledì 9 dicembre 2020, un nuovo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, riscontrato nelle anatre, è stato confermato dall'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria (ANSES) in un'azienda agricola situata nella città di Saint-Geours de Maremne”. Inizia così il comunicato apparso sul sito della Prefettura del dipartimento delle Landes, nel Sud-Ovest dell'Hexagone, che ha segnalato la diffusione di “un'influenza aviaria altamente patogena di tipo H5N8”, che ha portato le autorità locali a praticare l'eutanasia su 6 mila esemplari e ad inserire 40 Comuni in una speciale zona di protezione.
Una zona di protezione per 40 Comuni
Come detto, l'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria (Anses) ha individuato il focolaio nel comune di Saint Geours de Maremme, cittadina francese di poco più di duemila abitanti situata nel dipartimento delle Landes, nella regione della Nuova Aquitania, dove nei giorni scorsi a titolo preventivo le anatre sono state abbattute, circoscrivendo il primo epicentro dell'epidemia. Per cercare di isolare la progressione del virus, che gli esperti hanno confermato non essere trasmissibile all'uomo, la prefettura locale ha istituito una zona di protezione, includendo 40 comuni della stessa area, segnalati in un apposito documento. Per il settore dell'allevamento di anatre, comparto rinomato delle attività agropastorali francesi, si tratta di un altro duro scossone, in piena pandemia di Covid-19, che ha contribuito alla riduzione della richiesta sul mercato del pregiato foie gras e di altri prodotti a base di anatra, soprattutto da parte dei ristoranti e in vista delle feste di fine anno.
Altri casi recenti
Questo caso, tra l’altro, non è stato l’unico negli ultimi anni. Tra il 2015 e il 2017, infatti, decine di migliaia di esemplari sono stati abbattuti a causa di due gravi ondate di aviaria nella regione. Il virus, hanno sottolineato gli esperti, circola attivamente nella fauna selvatica sia in Francia sia in altri Paesi europei, con gli stessi uccelli migratori che lo veicolano. I primi casi legati a questa emergenza, come riferito dalle autorità locali, sono stati segnalati il mese scorso in alcuni negozi di animali in Corsica e nelle Yvelines, nell'hinterland parigino, ricollegati ad oche allevate nel Nord del Paese. Inoltre, nel vicino Belgio, nei giorni scorsi 120 cigni sono stati ritirati dai canali di Bruges per evitare proprio i contagi da aviaria.