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Chiusura scuole, in Puglia il Tar sospende l’ordinanza della Regione

Salute e Benessere

Il tribunale ha accolto il ricorso presentato dal Codacons di Lecce e da alcuni genitori. Inoltre, ha anche fissato per il prossimo 3 dicembre la trattazione del giudizio cautelare collegiale

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Nonostante l’ultimo Dpcm abbia inserito la Puglia nella zona arancione (che prevede la didattica a distanza solo per gli studenti delle superiori), la regione ha confermato l’ordinanza che sospende le lezioni in presenza anche per la scuola elementare e media. Contrari a questa decisione, il Codacons di Lecce e un gruppo di genitori hanno presentato ricorso al Tar. Il tribunale ha deciso di accogliere la loro richiesta e di sospendere l’ordinanza firmata dal presidente della regione Michele Emiliano.

La decisione del Tar

Per la Terza Sezione del Tar di Puglia “l’ordinanza del Presidente della Regione Puglia con cui è stata disposta la didattica integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l’infanzia, interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto Dpcm del 3 novembre 2020”. Il Tar spiega che il Dpcm “colloca la Puglia tra le aree a media criticità e prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari persino per le aree ad alta criticità”.

Suole e studenti non attrezzati per la DAD

Il Tar ha aggiunto che dalle motivazioni del provvedimento regionale di cui il Codacons ha chiesto l’annullamento “non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione”. “Come dedotto dai ricorrenti - si legge nel provvedimento - vi sono in Puglia molte scuole e molti studenti non sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza di guisa che l’esecuzione del provvedimento impugnato si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all’utenza scolastica (per la tutela dei quali si può ritenere, in via di prima deliberazione, attivamente legittimato anche il ricorrente Codacons)”. Ritenuto che “il rilevato profilo di inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la DAD costituisce ragione di urgenza per la quale si deve disporre misura cautelare interinale”, il tribunale amministrativo regionale ha deciso di accogliere la richiesta del Codacons, sospendendo l’esecutività del provvedimento impugnato. Il Tar ha anche fissato per il prossimo 3 dicembre la trattazione del giudizio cautelare collegiale.

La scelta della sezione di Lecce del Tar

Una seconda richiesta di sospensione dell’ordinanza della Regione Puglia, presentata da alcuni genitori salentini, è stata respinta dalla sezione di Lecce del Tar della Puglia. Il tribunale ha ritenuto “prevalente” il diritto alla salute su quello allo studio e ha fissato l’udienza collegiale di merito al 25 novembre, il giorno dopo la scadenza dell’ordinanza.

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